Erano circa in trecento oggi a manifestare dinanzi alla ex Verbano Trasformatori di corso Risorgimento: simbolicamente i metalmeccanici, che oggi scioperavano per il contratto nazionale, si sono radunati in una delle aziende novaresi oggi in sofferenza, per esprimere solidarietà ai lavoratori della stessa e per portare la propria voce a supporto del settore.
Una protesta pacifica, ma che si è fatta sentire con voci al megafono e con il blocco di corso Risorgimento a tratti, tanto da rendere indispensabile l’intervento della Polizia municipale per dirigere il traffico.
C’erano lavoratori di Finmeccanica, i numerosi giovani che stanno realizzando gli F35 a Cameri, ma c’erano anche la Meritor, la GMV e altre aziende del territorio del metalmeccanico.
Presenti anche alcuni candidati per le prossime elezioni amministrative come Daniele Andretta, Cristina Macarro, Luigi Rodini che hanno ascoltato le esigenze dei lavoratori e di quelli della Tamini in particolare.
Qualcuno, tra i lavoratori Tamini, ha lasciato un piccolo spazio all’ironia e sul gazebo allestito esternamente ha appeso delle caricature dei vertici di Tamini e Terna.
Il riferimento, in questo caso, è alla novarese Catia Bastioli, presidente di Terna, il cui silenzio si sta facendo sentire tra i dipendenti stessi.
Domani, sindacalisti e rappresentanti della ex Verbano sono convocati a Torino dove si aprirà il tavolo di concertazione regionale. Non si sa ancora chi sarà presente del gruppo né se ci sarà la possibilità di un confronto con Terna. Venerdì l’incontro è fissato in Associazione Industriali a Novara.