Un successo da brivido per “La bambola maledetta”, la cui scenografia è stata realizzata dal trio artistico novarese Cob
E’ tutta made in Novara la scenografia de “La bambola maledetta”, che nei primi due giorni di rappresentazione (16 e 17 marzo) ha fatto registrare il tutto esaurito al teatro Cardinal Massaia di Torino. A dare corpo alla casa in cui si muovono gli attori della compagnia “Chi è di scena” e l’inquietante fantoccio sono stati i novaresi “Cob”: gruppo di professionisti formato dallo street artist ed esperto del paper cut Matteo Capobianco, dallo scenotecnico e falegname Alessio Onida e dallo scultore e designer Cosimo Bertone. Un team eterogeneo, che dal 2011 lavora su progetti artistici comuni e che per “Chi è di scena” aveva già realizzato anche la scenografia del musical “Albaluce”, che ha visto la sua anteprima nazionale al villaggio natalizio 2017 di Viverone.
«La vera sfida per noi è stato misurarsi con una struttura apparentemente semplice, ma pensata per essere in movimento durante la rappresentazione – commentano i Cob – Gli attori hanno saputo valorizzarla fino in fondo, anche oltre le nostre aspettative, interagendo con gli arredi e i vari trucchi disseminati per la casa …di cui ovviamente non possiamo svelare nulla in nome della suspence».
«Questa scenografia è da sola metà dello spettacolo, perché racchiude in sé buona parte degli effetti speciali – spiega Gioacchino Inzirillo, direttore artistico di Chi è di scena, nonché autore, regista e interprete principale della Bambola maledetta – Anche da parte del pubblico abbiamo avuto ottimi riscontri: negli stessi 4 muri si creano 5 ambientazioni diverse, interne ed esterne (la stazione, la bottega del sarto, la facciata, il salotto e la cameretta), che si muovono in modo fluido sul palco. Rende perfettamente l’effetto nascosto-svelato, che volevamo ottenere. Le prime due serate sono andate benissimo, anche oltre le nostre aspettative: la sera del 17 sono rimaste fuori una settantina di persone, perché non c’era più un posto libero in sala – aggiunge – Prossimamente lo spettacolo girerà per fra Piemonte e Liguria, ci piacerebbe molto riuscire a portarlo anche a Novara».
I Cob – acronimo di Capobianco, Onida e Bertone, in inglese “pannocchia”: tre teste e sei mani, che insieme hanno la forza di centinaia di chicci che compongono una materia prima regina del Made in Italy – l’autunno scorso hanno lavorato su un allestimento tutto dedicato al Sommo poeta, per la mostra “Dante plus” di Ravenna. Ora hanno già in cantiere un nuovo progetto, finalmente con destinazione Novara. Rimanete sintonizzati.