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Novara

Per la “Città della Salute” la Regione passa dal finanziamento misto pubblico-privato

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il nuovo Piano di Edilizia Sanitaria, finanziato con con quasi 1,5 mld di euro e per integrare fino alle somme necessarie, anche per la città della salute di Novara, si passa da una partnership fra pubblico e privato.

Per la “Città della Salute” la Regione passa dal finanziamento misto pubblico-privato

Il Progetto della Città della Salute di Novara

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato ieri (martedì 08.05.2018) il nuovo Piano di Edilizia Sanitaria, con un investimento complessivo che sfiora gli 1,5 miliardi di euro per la realizzazione del nuovo Parco della Salute di Torino, della Città della Salute di Novara, degli ospedali unici dell’Asl To5 e del Vco, per il completamento dei lavori dell’ospedale di Verduno e del presidio della Valle Belbo, per il potenziamento delle strutture di Fossano, Saluzzo e Savigliano.

Per l’assessore alla Sanità Antonio Saitta: “La realizzazione dei nuovi ospedali porterà a un miglioramento significativo della qualità e a una diminuzione considerevole dell’età media delle strutture del servizio sanitario regionale” facendo anche riferimento ad una valutazione effettuata da Ires Piemonte, secondo la quale “il livello di qualità strutturale medio degli ospedali piemontesi aumenterà dal 74,4 all’83 su un massimo di 100 e il grado di obsolescenza scenderà dal 70,4 al 52,1 su 100”.

Per la costruzione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato con l’impegno di aumentare la quota di finanziamento pubblico nel caso in cui fossero disponibili maggiori risorse. In nessun caso, comunque, al privato spetterà la gestione della parte sanitaria.

Le stazioni appaltanti dei nuovi ospedali, nella valutazione dei progetti, dovranno tenere conto della presenza di elementi di umanizzazione per i pazienti e per il personale.

Secondo una nota stampa diffusa dall’ente “Verrà data particolare attenzione alla realizzazione delle stanze di degenza e degli spazi comuni, alla presenza di adeguati spazi di accoglienza per parenti e visitatori e alla possibilità di inserire asili nido per i dipendenti. Nella valutazione dei progetti verrà anche considerato l’utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e per l’illuminazione, e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e ambientale”.

Ecco il dettaglio del piano:

Parco della Salute di Torino (1040 posti letto), investimento di 456 milioni di euro per la realizzazione degli edifici e di 113 milioni per tecnologie e arredi: 263 milioni a carico di Regione e Stato, 306 a carico dei privati;

Città della Salute di Novara (711 posti letto), 320 milioni di euro per gli edifici e 33 per tecnologie e arredi. Il contributo del privato è di 219 milioni di euro, 134 milioni sono a carico di Regione e Stato;

ospedale unico Asl To5 (434 posti letto più 62 posti “tecnici” per dialisi, culle e Osservazione breve intensiva), 225 milioni di investimento, di cui 53,9 di risorse pubbliche;

ospedale unico Vco (330 posti letto più 53 posti “tecnici”), 178 milioni di euro di investimento, di cui 43,1 di risorse pubbliche.

ospedale Alba e Bra a Verduno. L’attivazione della struttura è prevista per il mese di ottobre;

presidio sanitario territoriale Valle Belbo. Sono stati riassegnati da parte della Regione 18 milioni di euro per completare l’opera, altri 10 milioni di euro sono ottenuti con l’accensione di un mutuo da parte dell’Asl Asti;

ospedali di Saluzzo, Fossano e Savigliano. Il programma di investimenti dell’Asl Cn1 prevede 53,7 milioni di euro per il rafforzamento e l’ammodernamento dei tre presidi. Nel 2018, a completamento delle risorse dell’Asl, la Regione mette a disposizione 10 milioni di euro.