Un’ampia superficie verde situata tra via Redi e via delle Rosette nel quartiere di Sant’Andrea è l’oggetto di uno studio di riqualificazione ambientale a scopo sociale sostenuto dalla Fondazione De Agostini, che coinvolgerà residenti ed associazioni locali.
C’è un cuore verde nel futuro del quartiere Sant’Andrea
Una piazza verde nascerà nel quartiere Sant’Andrea, andando a riqualificare un’ampia superficie rurale situata tra via Redi e via delle Rosette. Il progetto è nato nel 2017 dall’accordo fra Comune di Novara e Fondazione De Agostini, che ha scelto di sostenere questo intervento per donare alla città un nuovo parco verde funzionale e vitale, con l’ulteriore nobile intenzione di coinvolgere nella gestione, associazioni, enti o semplici residenti.
“Abbiamo deciso di sostenere interamente questo progetto – ha spiegato Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini – non solo per testimoniare, ancora una volta, il profondo legame che ci unisce a Novara, ma anche perché siamo convinti che lo sviluppo della città non possa prescindere dalla riqualificazione delle periferie. Con questa iniziativa, inoltre, desideriamo favorire un nuovo approccio di rigenerazione urbana fondato sulla collaborazione attiva tra Comune di Novara, la nostra Fondazione e gli attori sociali del territorio, affinché la tutela e la gestione condivise di un nuovo bene comune vedano la cittadinanza non più semplice destinataria di un progetto, ma partner responsabile e indispensabile per la sua realizzazione e cura”.
Alla recente presentazione in Comune erano presenti il sindaco Alessandro Canelli, Roberto Drago e Chiara Boroli, rispettivamente Presidente e Segretario Generale della Fondazione De Agostini; Massimo Semola, architetto paesaggista che ha riprogettato l’area e Paolo Cottino, Amministratore e Direttore Tecnico di KCity – Rigenerazione urbana, responsabile del piano di utilizzo sociale dell’area, oltre ai rappresentanti delle associazioni di zona, degli enti e dei residenti del quartiere, attraverso un “patto di cittadinanza” che veda tutti coinvolti fin dall’inizio nella gestione dell’area e nel futuro mantenimento della piazza.
“E’ un progetto assolutamente innovativo nelle sue modalità – ha precisato Canelli – perché rappresenta un investimento per il futuro: da questa piazza verde dovrà infatti prendere il via la rivitalizzazione dell’intero quartiere nel segno dell’inclusività sociale, dell’aggregazione e della partecipazione diretta dei cittadini. L’Amministrazione ha particolarmente apprezzato l’idea che possano essere proprio gli abitanti di Sant’Andrea, attraverso la diretta condivisione progettuale, a dare precisi input nel percorso di rivitalizzazione del quartiere con la responsabilizzazione sociale rispetto al ruolo di ciascuno, sia come semplice cittadino, sia come rappresentante di un’associazione”. Per questo saranno fissati alcuni tavoli di lavoro, uno per ciascuna sub area del parco, con il coinvolgimento della relativa comunità di potenziali attori e fruitori (anziani, giovani, famiglie e infanzia, svago e divertimento) per approfondire alcune soluzioni organizzative e condividere un piano di utilizzo sociale dell’area.