Buongiorno
Novara

Un Piano del Verde Pubblico? Carp Novara: “Dovremmo piantare 15 mila alberi”

La presentazione del progetto di “piazza verde” nel quartiere S.Andrea, molto apprezzata anche dal Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte, è lo spunto per una proposta più ampia di verde pubblico che riguarda la città. Riflessioni e proposte di Fabio Tomei del Carp Novara onlus.

Un Piano del Verde Pubblico? Carp Novara: “Dovremmo piantare 15 mila alberi”

Il verde pubblico andrebbe di fatto raddoppiato

Il progetto di “piazza verde” presentato lo scorso 16 maggio all’Araldo, nato dalla proficua “joint venture” fra Comune di Novara e Fondazione De Agostini, per il futuro del Parco di via delle Rosette e che interesserà circa 6000 mq nel quartiere Sant’Andrea, ha riscosso molto interesse e pareri decisamente favorevoli, fra questi si aggiunge anche la voce del Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte di Novara: “Ci rallegriamo per questa felice iniziativa e ci auguriamo vivamente che essa venga ripresa su scala più ampia nell’ottica di realizzare il Bosco di Novara per fare vivere meglio i cittadini novaresi – lo scrive in una nota stampa Fabio Tomei a nome del Carp Novara onlus – riteniamo che in questo quadro il Comune dovrebbe sviluppare al più presto un Piano Urbano del verde pubblico, entro il quale le singole iniziative possano trovare una collocazione razionale e coordinata dal Comune”. Insomma la piazza verde al Sant’Andrea è un’ottima cosa, ma non resti un fatto isolato e diventi un esempio da seguire, magari ripartendo dal Piano Nazionale del verde urbano, la cui bozza è stata presentata il 10 maggio scorso al Castello di Novara. “In quella sede – dice Tomei – abbiamo appreso che nel verde pubblico di Novara abbiamo 15.000 alberi. Sono pochi o sono tanti? Se vogliamo portarci al livello dei migliori esempi riscontrabili nelle città italiane, sembra che dovremmo piantarne altri 15.000 circa su un’ area probabilmente di 300.000 metri quadrati”. La domanda che sorge spontanea nei cittadini noaresi a questo punto è più che altro, in quali aree, visto che nei fatti si tratterebbe di raddoppiare il polmone verde della città. Una risposta in tal senso la fornisce lo stesso Carp: “Agognate a nord-ovest, il triangolone delle ferrovie per Milano e Mortara a sud-est, il Parco della Battaglia a sud, ecc. – conclude Tomei – senza dimenticare il recupero del verde pubblico esistente, in primis il parco dell’Agogna”. Insomma una proposta ambiziosa e probabilmente in controtendenza rispetto al classico concetto di sviluppo urbano, ma è proprio Fabio Tomei che chiede uno slancio di lungimiranza, attraverso una vera e propria esortazione al miglioramento della qualità della vita: “Coraggio! Gli alberi abbattono lo smog e ci rinfrescano d’estate”.