Buongiorno
Novara

Storica svolta autonomista per il Piemonte, approvato l’Odg del novarese Bona

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato ieri l’odg presentato dal consigliere novarese Luca Bona, per ottenere maggiori competenze trattenendo più risorse, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, sulla scia di quanto sta facendo la Regione Emilia Romagna.

Storica svolta autonomista per il Piemonte, approvato l’Odg del novarese Bona

Giornata storica per il Piemonte e per il novarese Luca Bona

E’ un momento storico per il Piemonte, che approvando in Consiglio Regionale ieri (lunedì 17 luglio 2018) l’ordine del giorno presentato dal novarese Luca Bona, ha intrapreso la strada della maggiore autonomia, sulla scorta di quanto sancisce l’articolo 116 della Costituzione.

La norma si riferisce alla particolare condizione di Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, regioni che dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale. L’articolo 116 si completa con il seguente principio: “Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata”.

In buona sostanza, seguendo la strada già intrapresa da Lombardia e Veneto (attraverso un referendum) ma più ancora dall’Emilia Romagna, anche la Regione Piemonte si iscrive al tavolo dove lo Stato e le Regioni, stabiliranno modi e tempi per realizzare il trasferimento decisionale dal Governo centrale a quello degli Enti locali, con la disponibilità di trattenere alla fonte una parte delle risorse che al momento vengono trasferite a Roma una maggiore autonomia decisionale.

“Devo esprimere tutta la mia soddisfazione per l’approvazione dell’odg presentato, si tratta di uno dei giorni più importanti da quando faccio politica” ha comprensibilmente spiegato entusiasticamente il consigliere di FI Luca Bona – “questa scelta, come ratificato dal procuratore generale della Corte dei Conti, determinerà che le entrate tributarie di queste regioni debbano in parte sostanziale essere destinate ai bisogni di quello stesso territorio e non essere distratte altrove. E’ comprensibile quindi la mia apprensione nel non vedere anche il Piemonte percorrere questa strada quando insieme alle altre tre regioni del Nord Italia esprime il 48% del Pil italiano. Grazie a questo ordine del giorno, votato da tutto il Consiglio tranne che dal Movimento Cinque Stelle, si avvia un processo fondamentale per colmare il gap accumulato in questi anni”. Essendo i Pentastellati i principali interlocutori governativi, la scelta di non votare l’odg Bona, qualche complicazione potrebbe forse crearla, quando sul tavolo Stato-Regioni verrà il momento di discutere l’effettiva concretizzazione dell’autonomia.

“Da oggi il presidente della Regione e la sua Giunta – ha concluso Bona – hanno l’impegno formale di trattare con il Governo per ottenere maggiori competenze e conseguentemente anche più risorse ai sensi dell’articolo 116 della nostra Costituzione. Si tratta di una battaglia che non ha colore politico perché è fondamentale per far ripartire il Piemonte”.