Il Movimento 5 Stelle ha preso le misure e ora punta a vincere. Queste le parole del deputato uscente Davide Crippa durante la presentazione dei candidati del collegio del Piemonte, dove votano i novaresi, per Camera e Senato, il 1º febbraio. Crippa è candidato all’uninominale per la Camera e nel proporzionale come capolista: “Voglio portare avanti quanto iniziato e tutto quello che è stato fatto per il territorio. Programmi e non proclami e noi abbiamo le mani libere per procedere con obiettivi lungimiranti e onnicomprensivi. Abbiamo gettato le basi per compiere un percorso”.
Secondo posto Lucia Azzolina docente di Biella, due lauree, amante delle citazioni (dal francesce al latino), dopo una frecciata a Berlusconi “che ormai sembra una maschera”, punta l’attenzione sul mondo della scuola: “Il nostro programma è scritto da persone che conoscono la scuola mentre finora con le varie risorse è stata solo depauperata da chi non sapeva nemmeno come funzionasse”. Dopo Mirko Busto e Manuela Mattei, che fino al 2009 ha vissuto in Toscana, giornalista, e per quattro anni ha collaborato proprio con Busto, occupandosi soprattutto di ambiente: “Dobbiamo lavorare su un cambiamento culturale”.
Al Senato, invece, capolista Carlo Martelli (già senatore uscente), Maria Assunta Matrisciano, Donato Lena, Silvia Garaventa. Lena, aritigiano, di San Maurizio D’Opaglio vuole rappresentare la categoria di chi ha la partita Iva, i liberi professionisti di piccole imprese, negozianti e agricoltori “in questi anni vessati e sfruttati. Dobbiamo puntare sul Made in Italy e sulla qualità”.
Fabio Barbieri è candidato all’uninominale per il Senato e si occupa di tutela del risparmio e punta alla sburocratizzazione. A chiudere, Martelli: “Noi del Movimento siamo coerenti, nessun dualismo tra Roma e gli enti locali. No quindi allo Sblocca Italia per il petrolio e poi lottare sul territorio per dire no alle trivellazioni; inutile dire no al consumo del suolo a Roma e poi dire sì ad Agognate a Novara. Abbiamo valori chiari e abbiamo pensato a un paracadute sociale e cioè il reddito di cittadinanza”.
Redazione Buongiorno Novara