Riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo alle solite.
Il Sindaco Ballarè si rallegra sui Social di come siano stati salvaguardati i posti di lavoro crisi Tamini.
Una crisi che, se non fosse stato per il grande lavoro e carattere di lavoratori e sindacati sarebbe passata sottotraccia nel peggiore dei modi.
Un po’ di verità: sembrerebbe che di 48 esuberi annunciati ci saranno 22 lavoratori che andranno (incentivati) comunque a casa. 21 lavoratori si troveranno costretti a pendolarizzare verso Legnano o Melegnano con costi che potrebbero arrivare fino a 200 euro/mese a carico del lavoratore.
La politica poteva e doveva far la sua parte pressando il Ministero dello Sviluppo economico e Terna per sollecitare una presa d’atto in un settore strategico come quello delle infrastrutture elettriche. Nei prossimi anni a livello europeo assisteremo ad un incremento dei consumi elettrici e vien difficile immaginare che Terna non lo sappia. Un’azienda di questo tipo, se amministrata non in modo speculativo ma in un’ottica di ricerca e innovazione potrebbe diventare una realtà industriale veramente importante.
Una prospettiva questa difficilmente realizzabile, se si considerala chiara e completa assenza di linee programmatiche energetiche industriali, dimostrata quotidianamente dal Governo Renzi e nel “piccolo” della realtà novarese, da 15 anni delle amministrazioni Lega/PD.
Caro Sindaco, le panchine dei parchi per anni dimenticate non hanno potuto rispondere alle vuote promesse con cui le ha sommerse nelle ultime settimane. Siamo sicuri che i lavoratori, usati nel modo più strumentale possibile per la sua campagna elettorale, si ricorderanno e potranno rispondere nella maniera più adeguata possibile”.
DAVIDE CRIPPA, CARLO MARTELLI, LUCA ZACCHERO, CRISTINA MACARRO -Movimento 5 Stelle