Buongiorno
Novara

A Novara la fiaccolata per Caldara. Ballarè “Bella serata, triste pagina”

Aleggiava un senso di impotente oppressione ieri sera, alla fiaccolata in onore di Francesco Caldara, lo sfortunato turista novarese fra le vittime dell’attentato in Tunisia. Poi stemperata dalle parole e dai gesti, dalla presenza di tanti giovani e bambini. Molti di origine straniera, molte ragazze con il velo.

Presenze politiche di ogni colore, ma senza bandiere, come espressamente richiesto dal Comune che ha organizzato l’evento.

In una Novara troppo vuota per dirsi bella, in un giovedì altrimenti anonimo, ha sfilato un corteo variegato per motivazioni ed intendimenti, ma non per questo meno partecipe.

“Sono tunisino, ma non sono un terrorista. Per questo sono qui” dice Ahmed con la convinzione di chi vuole rivendicare un pensiero diverso.

“Questa sera Novara ha dato la dimostrazione di essere una grande comunità – ha detto il Sindaco Andrea Ballarè – erano presenti tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale, tutte le religioni, la curia, i sindaci di altri Comuni… Una bellissima serata, triste, ma con un grande significato. Una serata per dire che non ci arrenderemo mai a questo stato di cose, non rinunceremo alla nostra libertà”.

“Abbiamo partecipato perché siamo contro il terrorismo – dice Zeyneb, una giovane che porta il velo – Io sono contro il terrorismo. Sono marocchina. E la mia amica qui è tunisina. Ma sono novarese al cento per cento e sono vicina ai famigliari delle vittime. Forse ci aspettavamo un po’ più di partecipazione, ma è stata una serata positiva. La gente attorno a me sorrideva e dunque è stata una buona serata”.

“Io invece speravo in una partecipazione maggiore – dice Najwa – quello che mi ha stupito sono le tante persone che ci hanno ringraziato per essere qui. Era doveroso per noi come per tutti gli altri. Noi siamo novaresi, siamo nati qui. Comunque la serata è stata bella, ho rivisto molte facce amiche ed è stato molto importante esserci. Sembrava di essere in famiglia”

“Noi siamo tunisini – dice Sabry- non mi aspettavo tutta questa gente: tunisini, marocchini italiani. Sono felice che stasera si sia parlato dell’importanza di stare vicino alla Tunisia. Spero che l’Italia e la comunità internazionale ci aiutino perché la Tunisia è un paese democratico e deve rimanere tale”.

“Ho visto immagini terribili di questo attentato – dice Ahmed – Mi hanno sconvolto. Sono molto commosso… Ma ho visto anche poliziotti che si esponevano per proteggere i turisti ed i bambini. Io sono tunisino sono mussulmano ma non sono un terrorista! Sono qui per dire questo”

“E’ un momento particolare – dice la presidente piemontese del Pd Giuliana Manica – un fatto che colpisce per la prima volta un nostro concittadino che ha trovato la morte in questo atto terroristico. Sono gesti efferati, gravissimi. La sicurezza nel Mediterraneo, è un  tema fondamentale, che va affrontato con grande impegno. Sono convita di quel che dice il Presidente Mattarella ovvero che il nostro paese non si è mai piegato ad alcun atto terroristico e non deve farlo ora. Con una grande prova di democrazia e libertà”

Anche la segretaria cittadina della Lega Nord, Anna Colombo,  commenta ” la manifestazione è un atto dovuto e voluto nei confronti della famiglia, la cittadinanza si è stretta in questo lutto che ci ha colpiti. Questi gesti vanno condannati senza alcuna remora. La presenza era notevole, c’erano cittadini italiani ma non solo. Anche molti di origine extracomunitaria e questo lo considero positivo. Il terrorismo va combattuto sempre…”.