Chissà se qualcuno di voi li ha incontrati a Novara, ma anche in altri comuni della provincia dove sorgono i luoghi antonelliani. Stanno proprio seguendo le orme dell’architetto Antonelli, passo dopo passo, o meglio, schizzo dopo schizzo. Sono gli Urban Sketcher, invitati nel Novarese dall’Atl. Reduci dal Lucca Comics, in questi giorni li vedete seduti su un marciapiede o su una seggiola, ad osservare uno scorcio o una prospettiva.
Hanno con sé un taccuino, delle matite e dei colori. Si spostano da Novara a Bellinzago, Borgolavezzaro, Oleggio, Fontaneto d’Agogna, Ghemme, Romagnano Sesia, Boca e Maggiora, centri che diventano per Andrea Longhi, Marina Cremonini e Gabriele Genini “tavolozza privilegiata”.
L’iniziativa si pone all’interno del progetto Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi sostenuto da Fondazione Cariplo; l’Atl ha inserito l’azione itinerari territoriali e storytelling, per valorizzare (dal punto di vista culturale e turistico) i monumenti e le “tracce” lasciate sul territorio dal grande architetto Alessandro Antonelli. Gli artisti seguiranno le sue opere in 9 comuni della provincia che li ospitano.
Il fenomeno degli Urban Sketchers si sta diffondendo “a macchia d’olio” sul territorio nazionale. Un modo per stimolare gli artisti a “raccontare” un luogo in modo originale, “uno schizzo per volta”. Regole di base: è essenziale disegnare sul posto, al chiuso o all’aperto, per catturare ciò che si osserva in maniera diretta, gli schizzi devono avere una componente narrativa, ossia devono raccontare la storia dei luoghi in cui si vive e si viaggia. I disegni devono essere fedeli alla scena osservata, poiché sono una registrazione del tempo e dello spazio. E’ necessario mantenere un proprio stile, nonostante sia permesso utilizzare ogni genere di strumento. Infine, essendo, questa, la società dello sharing, è importante condividere i disegni on line, sostenendosi a vicenda.
Il lavoro degli Urban Sketchers su Novara, che si avvalgono della collaborazione e della “guida” dell’illustratore novarese Bruno Testa, servirà per illustrare una pubblicazione, in fase di elaborazione, che conterrà un lavoro di Storytelling dei luoghi antonelliani con testi redatti da diversi storici locali.