A processo per maltrattamenti al suo cane. Cinquantenne di Pogno condannato per aver lasciato un pastore maremmano chiuso in un serraglio in totale stato di abbandono
Il suo cane, un pastore maremmano, l’avevano trovato chiuso in un serraglio, denutrito, in stato di abbandono e in condizioni igienico-sanitarie precarie. L’animale non riusciva nemmeno ad alzarsi e mangiare da solo e il suo padrone, di fronte alle contestazioni dei vigili e dei veterinari dell’Asl, aveva detto che tutto era normale e se ne era andato come se nulla fosse.
Ma la polizia locale aveva fatto una segnalazione per maltrattamenti, quel 1° agosto 2013 a Pogno, e l’uomo è così finito a processo in tribunale: è un 55enne residente in paese che è stato condannato a 8 mesi di reclusione, come chiesto dal pubblico ministero.
Al momento del loro arrivo, i soccorritori avevano trovato vicino al maremmano solo una ciotola d’acqua, anch’essa putrida. Se non ci fosse stato quell’intervento, molto probabilmente il cane sarebbe morto di stenti nel giro di poco tempo.