Il sindaco e l’assessore hanno rimarcato “l’importanza di questo progetto per la nostra comunità e per il territorio. La nostra scelta è stata quella di investire risorse sia per quanto riguarda il personale, sia anche per le nuove dotazioni tecnologiche come il fotosegnalamento, per il quale, insieme con il consigliere incaricato ai Bandi Mattia Felicetta, abbiamo individuato fondi per 48.000 euro a copertura di questa iniziativa con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il lavoro svolto con la Questura di Novara, con la quale c’è costante confronto e dialogo rispetto alle problematiche più significative in materia di sicurezza, e che ringraziamo per aver dato la possibilità ad alcuni dei nostri sedici agenti di formarsi per l’utilizzo del sistema”.
Il Dirigente Lo Manto ha rimarcato che “la scelta di attuare questo progetto con la Polizia locale di Trecate si lega ai numeri che restituiscono l’operatività del Comando, che vede una media annua di cento denunce e venti arresti. Il sistema di fotosegnalamento, propria dei Gabinetti di Polizia scientifica, prevede l’inserimento dei dati nel sistema Afis da utilizzare in un ambito di tipo investigativo secondo quanto previsto dall’articolo n. 349 del Codice di procedura penale in materia di identificazione. La dotazione tecnologica crea dei file che la Questura inserisce nella banca dati nazionale e che consentono pertanto il riscontro dell’identità dei soggetti, degli eventuali alias a loro collegati, di pendenze attive, mandati di cattura e altro”.
Il comandante Zanatto ha auspicato e offerto “sin d’ora la più ampia disponibilità del Comando trecatese a quelli dei Comuni del territorio, con l’obiettivo di creare un unico polo ricettore che si possa interfacciare con la Questura e che sia di supporto nelle attività della Polizia di Stato”.