Che Sant’Agabio sia sempre stato il quartiere problematico di Novara non è un mistero: sicurezza, ordine pubblico, disordini vari, risse, chiasso e anche di peggio sono situazioni che spesso, a Sant’Agabio, le amministrazioni comunali e le forze dell’ordine devono affrontare. Ma gli interventi che si sono susseguiti negli anni sicuramente sono stati determinanti per contenere questo genere di problemi e “riscattare” in qualche modo il quartiere. Riqualificazione: era la parola d’ordine della passata amministrazione guidata dal sindaco Giordano che aveva elaborato una serie di interventi, piccoli e grandi, per fare di Sant’Agabio un quartiere più appetibile e meno temuto tra i cittadini e non solo. Tra questi, quello noto come “Pisu di Sant’Agabio”.
I lavori che oggi si vedono in via Bovio rientrano proprio in tale progettualità e sono una riprova, pur tra mille polemiche, delle buone intenzioni amministrative del passato. Le polemiche riguardano principalmente l’abbattimento degli alberi adiacenti alla zona dove sorgerà un Parco scientifico per lo studio delle malattie autoimmuni, un progetto finanziato dall’Europa e finalizzato a valorizzare il lavoro e le risorse dell’Università del Piemonte Orientale.
Sui social, incalza la rabbia dei Novaresi che hanno visto radere al suolo diversi alberi che sorgono davanti al palazzo di Renzo Piano, sede della Fondazione Novara Sviluppo. Se da una parte comprendiamo la protesta dei residenti, dall’altra occorre valutare anche la finalità di un progetto fondamentale sia a livello di riqualificazione del quartiere, sia soprattutto a livello scientifico, perché proprio lì, in quel Parco, verranno elaborate ricerche accurate ed approfondite finalizzate a sostenere la medicina.
Ma quello che maggiormente ci stupisce, sono le risposte di qualche rappresentante della maggiorana di Palazzo Cabrino che giustamente ammette che il progetto risale alla giunta Giordano, ma che, purtroppo, pur condividendo l'”orrore” degli alberi abbattuti, non si è riusciti a modificarlo, pena la perdita del contributo europeo. Non è così, chiaramente, anche perché questa amministrazione ha già dato prova di determinazione almeno in un paio di casi eclatanti: vi ricordate il famoso parcheggio sotterraneo di Largo Bellini? Vi ricordate la fermezza con cui Ballaré e compagni si sono impegnati non solo per modificare il progetto, ma addirittura per annullarlo sostanzialmente? Beh, in quel caso c’erano in gioco anche forze maggiori, specialmente economiche, ma la determinazione ha prevalso e Ballarè ce l’ha fatta, in quel caso… E lo Sporting, ops, scusate, l’ex Sporting? L’amministrazione ha fatto saltare l’accordo con la società; pronta a pagare milioni di euro pur di non assecondare l’operato della passata amministrazione. Bene, il Pisu di Sant’Agabio, con la riqualificazione dell’area mercatale e la realizzazione del centro per malattie autoimmuni, si inserisce nello stesso contesto. Quindi, Novaresi, capiamo bene che da un’amministrazione di centro sinistra, sostenuta anche da forze ambientaliste, magari ci si sarebbe aspettati un’attenzione maggiore al patrimonio naturale. Rimaniamo però convinti che il progetto sia fondamentale per Sant’Agabio, per Novara e per il Piemonte intero.
Forse, una volta tanto, saranno d’accordo anche assessori e consiglieri di maggioranza, per questo non intervenuti in alcun modo.
Sarebbe bello che lo ammettessero, però…
Intanto, ReteTerra Novara, attraverso Alberto Pacelli, torna sul problema dell’abbattimento degli alberi: “Una volta si costumava insegnare ai bambini che “le bugie hanno le gambe corte”. Per i vertici della Giunta Municipale, esperti in blitz e non solo, sono “cortissime”. Non più tardi dell’ottobre scorso, disposero che la ditta Cardani procedesse all’abbattimento degli alberi che era stato previsto. Ordini eseguiti. Alberi falcidiati. Figuraccia dell’Amministrazione (e poi il Sindaco si chiede come mai sia precipitato al 95° posto nel gradimento dei suoi concittadini). Associazioni ambientaliste, cittadine e cittadini protestarono “vivacemente” per il blitz e per gli abbattimenti effettuati. Gli Amministratori fecero gli scandalizzati. Tanto rumore “per qualche pianta” (Sindaco), “15 alberi di cui… 8 malati” (Assessori ai lavori pubblici ed all’urbanistica). Spiegammo che gli alberi abbattuti erano 26 – e non “qualcuno” o “15” e che secondo i documenti di progetto alla fine sarebbero stati 69! Ancora una volta (purtroppo) avevamo ragione. Infatti, l’altro giorno, una motosega e un ragno meccanico sono apparsi in via Bovio per continuare la “strage” dello scorso ottobre ed una dopo l’altra stanno abbattendo il lungo filare di robinie (e non solo). Le abbattono perché al loro posto dovranno fare…un parcheggio a raso (che come ognuno sa è l’ultimo, ma proprio l’ultimo, intervento che si fa). Se il Sindaco sentisse i “giudizi” (epiteti) che stanno volando in questi giorni nel quartiere si renderebbe conto che per il suo “obiettivo 2021” non può contare su molti consensi dei santagabini”.