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Novara

Abusivi e morosità colpevoli. Atc: più di 700 appartamenti occupati da chi non ne ha diritto!

Avrebbe dovuto essere una commissione fiume quella di ieri in Consiglio Comunale, vista la mole e l’attualità dei temi all’ordine del giorno ( migranti, case popolari, minori stranieri non accompagnati, contributi alle associazioni…). Invece la convocazione dalle 15 alle 17, come è ovvio ha permesso solo di fare il punto in materia di alloggi popolari e di approfondire una mozione sulla videosorveglianza a Vignale.

“Il patrimonio abitativo pubblico è composto di 2556 alloggi – ha snocciolato l’Assessore alla Casa Emilio Iodice – di questi 371 sono comunali e 2185 sono appartamenti Atc. Dei primi fanno anche parte i 16  gestiti direttamente dal Comune per i casi di emergenza abitativa, di cui due non agibili. Gli alloggi Atc sono 1821 per l’edilizia sociale, 133 di proprietà diretta Atc, 126 le case destinate ai profughi della Dalmazia, 56 di proprietà dello Stato e 49 di proprietà dell’ospedale”. ”
“Il bando per le case popolari che riguarda 301 unità di Edilizia Residenziale Pubblica scadrà alla fine 2016 e per questo metteremo a bilancio 30.000 euro per dare l’incarico ad Atc di eseguire un nuovo bando, visto che la precedente amministrazione non l’aveva fatto”.
Una situazione complessa quella dell’Agenzia Territoriale per la Casa , oberata dai debiti, che nel solo quadrante Novara, Biella, Vercelli e Vco ha di registrato un “buco” di 26 milioni di euro, certificato dalla Regione, in gran parte dovuto alle morosità.
Sia quelle colpevoli (i cosiddetti “furbetti” che, pur avendone la possibilità, non pagano, sfruttando le maglie larghe di una burocrazia  ottusa, con la complicità di politiche che, per carità patria, possiamo definire quantomeno “distratte”), sia quelle incolpevoli (ovvero di persone e famiglie che, soprattutto a causa della crisi, si sono ritrovate nell’impossibilità di pagare): un distinguo mica da poco anche perchè un legge regionale del 2011 consente a questi ultimi di ottenere un canone d’affitto estremamente calmierato, pari ad un minimo di 40 euro mensili. Una cifra che è stata ritenuta “abbordabile” e che, in teoria, avrebbe dovuto contenere il numero delle morosità e di conseguenza, le possibilità di sfratto.
Un provvedimento che a Novara pare non abbia funzionato un granchè.

Nel corso della commissione infatti sono stati forniti i dati aggiornati della situazione: 40 occupazioni abusive (un solo sfratto nel mese di agosto), 150 provvedimenti di sgombero per morosità colpevoli certificate prima del 2011 (provvedimenti che erano stati sospesi ma che Atc ha rinnovato nel corso dell’estate, applicando maggiorazioni negli affitti pari a 2,5 volte. Con gli inquilini sono in corso trattative per il rilascio volontario degli alloggi), 537 richieste di decadenza per morosità colpevole inviate agli interessati ed al Comune, che dovrà provvedere a renderle esecutive.

“Ma per questi – ha detto Iodice – verrà istituito un apposito nucleo che valuterà caso per caso Anche perchè nel mese di agosto Atc aveva proposto per loro piani di rientro, salvo poi cambiare idea e chiedere la decadenza nel mese di settembre. Su questo ci siamo confrontati anche con il Sindaco Canelli e crediamo sia opportuno sperimentare un nuovo modello per affrontare la questione, che non crei emergenze sociali e che non tenga conto solo degli aspetti burocratici… Useremo il buonsenso. Questo d’altra parte è un problema grande da affrontare che dobbiamo approfondire…”.

Chiarimenti che non hanno convinto l’opposizione, in particolare l’ex assessore alla casa Sara Paladini “Il bando per l’incarico ad Atc dovevate già averlo emesso da mesi. Non è certo colpa della precedente amministrazione se questo non è stato fatto, visto che scade il 31 dicembre 2016. Oggi noi abbiamo sentito qui esporre la fotografia di una situazione, ma quali sono le soluzioni? Quale sarà la vostra politica nei confronti di questi problemi? Il pugno di ferro che avevate promesso in campagna elettorale? Francamente non si capisce. Ma lo sapete cosa volete fare o no? Chiedo la convocazione di questa commissione fra una ventina di giorni, sperando, finalmente, di capire quale sarà il vostro atteggiamento nei confronti di queste situazioni”.

“Questa situazione è gravissima – ha sottolineato Cristina Macarro del Movimento 5 Stelle – ma questi alloggi sono agibili? Esiste un dato in questo senso?”.

“Francamente collega Paladini abbiamo sentito da lei su questa questione qualche battuta ironica di troppo – ha detto il consigliere di Io Novara Daniele Andretta – Anch’io non ho capito quale sia la politica di questa amministrazione su questo tema, ma le ricordo che fino a pochi mesi fa questa materia l’ha governata lei. Detto questo vorrei capire meglio la posizione della giunta Canelli soprattutto in riferimento ai 150 morosi colpevoli, che già hanno chiesto piani di rientro che evidentemente sono stati disattesi: qui ci sono persone che non pagano l’affitto da decenni e mi chiedo se oggi questa situazione sia tollerabile. Se queste morosità “colpevoli” si trascinano da così tanti anni deve esserci una ragione, ma soprattutto vogliamo capire cosa intende fare questa amministrazione. Per contro ben vengano i controlli sulle altre morosità che, da come leggo qui, sono anch’esse colpevoli, per verificare quali siano le condizioni di queste famiglie. Ma se sommiamo queste 537 richieste di decadenza ai 150 già sotto sfratto… Noi abbiamo a Novara 687 appartamenti occupati da chi, secondo Atc non ne ha diritto, fatte salve le opportune verifiche. Oltre ai quaranta alloggi occupati abusivamente. Quasi uno su quattro rispetto agli alloggi esistenti! Ebbene credo io che per la città si tratti di una emergenza sociale senza precedenti. Quello che non si capisce è come intendete risolverla… Assessore, numeri a parte qui ci vogliono soluzioni!”.

“La soluzione l’ho già indicata – ha ribattuto Iodice – stiamo predisponendo un task force per andare a verificare tutte le situazioni. Ci confronteremo con Atc. Abbiamo già avuto un incontro con l’Assessore regionale Augusto Ferrari, perchè a questo punto è necessaria una collaborazione istituzionale. Come dicevo è una situazione molto complessa…”. Senza dimenticare che, qualora le decadenze dovessero essere confermate, dovrà essere il Comune ad intervenire pagando gli affitti fino a quando gli alloggi non saranno liberati…

Una somma ad oggi difficilmente quantificabile e chissà quanto sostenibile per i conti della municipalità, tanto più con l’incognita dell’enorme questione sociale che si aprirebbe se davvero più di settecento famiglie, morose colpevolmente o no, dovessero perdere l’abitazione…