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Novara

Accertamenti Tares 2013 non dovuti: rimborso ai Novaresi ma solo se lo chiedono

Avvisi di accertamento non dovuti recapitati a casa dei contribuenti, confusione tra i cittadini, ma il Comune, tanto per cambiare, “non ha sbagliato”: in sostanza è questa la risposta all’interrogazione della Lega Nord sul tema Tares. I consiglieri leghisti chiedevano intanto quanti avvisi di accertamento, relativi al recupero della Tares 2013, fossro stati emessi, quale fosse la spesa totale delle notifiche e quale la voce di spesa.

In buona sostanza, il Comune, nel 2013, come prevede la legge, ha fissato al 2 dicembre la data ultima per il versamento della terza rata a saldo, unitamente alla maggiorazione spettante allo Stato. Stato che aveva invece fissato il termine ultimo al 16 dicembre. Motivo per cui dal Comune sono partite, successivamente al 2 dicembre, le notifiche per il pagamento della sanzione a coloro che, attenendosi ai dettami dello Stato, hanno pagato dopo il 2 dicembre terza rata e maggiorazione.

L’emissione degli avvisi di accrtamento per i versamenti effettuati oltre il 2 dicembre deve ritenersi assolutamente legittima“, fatto salvo che, successivamente, il Comune, ha deliberato “l’inapplicabilità di sanzioni ed interessi per i pagamenti effettuati tra il 3 e il 16 dicembre“. Come dire, non abbiamo sbagliato ad emettere le sanzioni, tanto poi sono state  annullate…  Fatto sta che sono arrivati ai novaresi 784 accertamenti Tares per un totale di 6800 euro di spese di notifica. Ed è stato previsto il rimborso a chi ha effettuato il pagamento tramite compilazione di apposita modulistica o come compensazione sulla Tari 2015.

“E‘ vergognoso come questa amministrazione non voglia nemmeno ammettere l’errore fatto – ha commnetato il capogruppo della Lega Nord Mauro FranzinelliSi dice che effettivamente i cittadini potevano essere indotti in confusione, ma lo si capisce dopo un anno e mezzo e quando sono già stati inviati accertamenti a 784 famiglie, spendendo fra l’altro circa 6800 euro di soldi pubblici. Così questi cittadini che hanno già pagato, e che non lo dovevano fare, avranno da aggiungere oltre al danno anche la beffa, perché per vedersi restituito quanto non dovuto dovranno anche preoccuparsi di reperire l’apposita modulistica (non si sa dove…), compilarla e poi riconsegnarla, sperando in qualche modo in un rimborso o in una compensazione. Ma non si poteva fare tutto automaticamente, decurtando dalle imposte dovute da costoro le somme versate impropriamente? Alla faccia della semplificazione burocratica e dell’amministrazione “Amica del cittadino”… Gli errori del Comune li devono pagare i contribuenti. Una volta di più la dimostrazione di un’amministrazione inadeguata, pasticciona e incompetente“.