La struttura complessa Medicina trasfusionale dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara ha ottenuto l’accreditamento istituzionale, vincolante per poter operare all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.
L’attività trasfusionale è già regolamentata da norme specifiche volte a garantire la sicurezza e la tracciabilità dell’intero processo trasfusionale; l’accreditamento istituzionale ha introdotto come novità e ulteriore fattore di garanzia l’indicazione a sviluppare in ogni servizio un approccio organizzativo per processi e ad attivare in ogni struttura un sistema di gestione della qualità, valore aggiunto alla sicurezza e all’efficienza del servizio.
L’attenta rivisitazione e ottimizzazione degli aspetti organizzativi e documentali, oltre che tecnologici e strutturali del servizio trasfusionale, ha reso possibile da parte della struttura Medicina Trasfusionale il soddisfacimento di tutti i requisiti previsti dall’accreditamento.
La visita ispettiva esterna effettuata dai valutatori regionali ha sancito l’accreditamento della struttura trasfusionale del Maggiore di Novara per una durata di cinque anni dalla data di emissione della certificazione.
“Questo risultato non è solo un successo formale – spiega il direttore di struttura complessa Medicina trasfusionale, Gennaro Mascaro – ma deve essere considerato come una sostanziale ed importante tappa di un percorso di miglioramento che ha sviluppato la stabilità dell’organizzazione, la sicurezza del personale e degli utenti, del governo clinico, dell’efficienza legata ai costi e all’erogazione del servizio, del benessere organizzativo degli operatori e della trasparenza”.