Non finisce qui la spiacevole vicenda della contaminazione dell’acqua nella zona a sud di Novara. Chi vive nei pressi della Cittadella dell’artigianato vuole vederci chiaro. Per questo motivo, i residenti, specialmente coloro che sono stati colpiti in modo pesante dal consumo dell’acqua inquinata, si stanno organizzando per costituire una class action e chiedere eventuali rimborsi dei danni. “Non è una questione economica – spiegano alcuni di loro – Ma vorremmo davvero capire come sono andate le cose e se i malori di non poco conto che hanno colpito 50 persone dei dintorni (almeno quelli di cui siamo a conoscenza) si potevano evitare”.
La macchina ha acceso i motori: per 51 residenti delle vie interessate dal problema è stata certificata quale causa dei malori “intestinali” l’utilizzo di acqua inquinata proveniente da un guasto provocato in un’abitazione privata di via Vanvitelli. Guasto che ha causato l’immissione nella rete idrica di acqua contaminata proveniente da una vasca di raccolta delle acque di un canale che scorre in quella zona. La contaminazione si è poi diffusa nella rete delle vie adiacenti a via Vanvitelli. I primi malori sono stati classificati come classiche influenze intestinali; quando è giunta, con notevole ritardo, la comunicazione dell’avvenuto inquinamento delle acque di quella zona, alcuni residenti colpiti da vomito e dissenteria hanno approfondito le cause e con specifici accertamenti hanno tratto le conclusioni.
Nel giro di pochi giorni, Acque Novara Vco ha attivato una massiccia clorazione della rete idrica, andando a cancellare i colibatteri ivi presenti e consegnando, parallelamente, ai residenti delle vie interessate, acqua potabile in apposite dacche da utilizzare per fini igienici, sanitari ed alimentari. Il problema, ad oggi, sembrerebbe essersi risolto, ma, come anticipato, dal punto di vista legale potrebbero esserci ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità.