Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore, speriamo che l’emergenza inquinamento acqua nel Sud Novara sia superata, tuttavia permangono forti motivi di perplessità su questa vicenda.
Tre giorni fa, martedì 7 giugno, avevamo inviato come UTC e CARP al Direttore Tecnico di” Acqua Novara VCO” il seguente messaggio email:
‘Egregio ing Lombardi, mi permetta di osservare che la spiegazione ufficiale data da “Acqua Novara VCO” a proposito della contaminazione in oggetto di questi ultimi giorni risulta poco credibile.
Infatti tale spiegazione ufficiale identifica la causa della contaminazione nelle “manovre improprie eseguite da terzi su reti private senza autorizzazione”. La preghiamo di rispondere alle seguenti domande:
- A parte la questione dell’autorizzazione, come è possibile che un soggetto privato possa mettere le mani sull’acquedotto pubblico di Novara, al punto tale da comprometterne la sicurezza?
- E’ possibile sapere chi e come ha compiuto queste “manovre improprie”?
- E’ possibile sapere come Acqua Novara Vco intenda rivalersi dei danni connessi?’
Ad oggi venerdì 10 giugno nessuna risposta ci è pervenuta, e neppure ci risulta essere pervenuta in altre forme ai cittadini novaresi.
E’ chiaro che il superamento dell’emergenza non chiude questa vicenda e non rassicura pienamente i cittadini novaresi.
Fondamentali infatti sono l’individuazione da parte di “Acqua Novara Vco” delle cause dell’ inquinamento e la rimozione di queste cause, altrimenti chi ci garantisce che l’incidente non si ripeta?
E’ anche chiaro che il Sindaco di Novara, in quanto primo responsabile della salute dei suoi concittadini, ha il compito di fare piena luce su questa vicenda e di offrire alla città la verità integrale e convincente sull’ accaduto e sulle misure atte ad evitare il ripetersi dell’incidente”.
Fabio Tomei
Utc Onlus (Unione Tutela Consumatori) e Carp Novara Onlus (Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte)