Il Codice della strada parla chiaro: accanto a parcheggi a pagamento, deve essere garantita la presenza di stalli gratuiti a compensazione di quelli blu. Cosa che non succede a Novara, dove è stato individuato l’espendiente della rilevanza urbanistica per farla franca e giustificare il nuovo PIano del Traffico.
Ad Alessandria, invece, la sentenza del giudice di Pace Cinzia Dettori rischia di rimettere tuttop in discussione: Secondo Dettori, infatti, le multe applicate non hanno valore se il Comune che gestisce le aree di sosta a pagamento non ne riserva di altrettante gratuite, secondo quanto stabilito dall’articolo 7 comma 8 del Codice della strada.
Insomma, posto che a Novara questa storia della particolare rilevanza urbanistica pare essere un vero e proprio espediente sul quale già molti consiglieri comunali avevano sollevato forti obiezioni, potrebbe succedere che si ponga la necessità di comprovare la buona fede e la perfetta osservanza del codice della strada. Una notizia non da poco per le “vittime” di Musa che in questi mesi si siano viste appioppare multe a raffica per aver parcheggiato negli stalli blu (cosa non difficile visto che praticamente sono ovunque a Novara) esponendo un talloncino che attesta il pagamento del parcheggio scaduto, anche solo per pochi minuti.
Persone per le quali il caso di Alessandria potrebbe anche fare da apripista. Il magistrato alessandrino ha infatti in questi giorni accolto il ricorso di un’automobilista – assistita anche dai legali dell’Adconsum – che ha impugnato due contravvenzioni per divieto di sosta (ma le multe comminate erano più di una trentina) facendo leva sul principio che non possono esistere stalli a pagamento laddove non ne esistono di gratuiti, come previsto dalla legge.
Un tema che nei mesi scorsi aveva tenuto banco anche in Consiglio Comunale a Novara, sollevato in particolare dal consigliere di opposizione Daniele Andretta: «Questa sentenza è molto importante – dice Andretta – perché sancisce un principio noto, anche se a Novara scientemente disapplicato. La legge prevede che vi sia un numero di stalli a pagamento accanto ad altrettanti stalli gratuiti. Cosa che avevamo già denunciato con l’avvento di Musa. Un fattore di equità fondamentale perché la gestione dei parcheggi a pagamento non sia interpretata soltanto come esigenza di far cassa, rischiando di diventare una vera e propria vessazione. Ebbene la sentenza di Alessandria ci sembra confortare questa tesi che è anche una norma di legge. Se il consiglio comunale funzionasse, avremmo già delle proposte concrete da sottoporre all’assemblea per porre rimedio a questa scelta politica che rimane ancora molto discussa”.
Nel caso di Alessandria, appunto, il fatto che tutto il centro cittadino sia dotato di stalli a pagamento (ma nessuno gratuito, se non all’estrema periferia) rientra nella fattispecie di non applicazione di una norma prevista dal codice vigente, tanto da essere censurata con un provvedimento della magistratura… Multe annullate, insomma. E a Novara? Si vedrà!