Buongiorno
Novara

Addio a Massimo Scaglione, il regista che lanciò Paolo Conte e riaprì il Castello di Novara

Massimo Scaglione (via stadio24.com)

Quando il Coccia era realmente un teatro di tradizione, vocato alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano, piemontese ed anche locale, Massimo Scaglione ne è stato uno dei suoi protagonisti.

Un legame forte quello del Coccia con Scaglione, che si è manifestato in molte occasioni. I funerali del regista, morto nei giorni scorsi nella sua abitazione torinese all’età di 84 anni, si svolgeranno domattina a Moncalvo.

Regista teatrale e televisivo, personaggio eclettico e decisamente fuori dal coro, Scaglione è stato capace nell’arco della sua lunghissima carriera, di segnare con determinatezza il carattere della sua opera.

Nella sua vita ha realizzato più di un migliaio di programmi televisivi fra i quali “Mocambo Bar” che fu la trasmissione di lancio di Paolo Conte,  la parodia de “i promessi Sposi” a cura del Trio Marchesini, Lopez, Solenghi, oltre che “Una nuvola d’ira” tratto dal libro di Giovanni Arpino e lo sceneggiato “Albert Einstein. Il versificatore” da un’opera di Primo Levi. Al Coccia ed in molti altri teatri italiani ha diretto opere liriche ed ha lavorato per molti anni a stretto contatto con Gipo Farassino nel comune impegno di valorizzare la cultura piemontese.

A Novara fu anche protagonista nel 2003 di un evento speciale, ovvero la regia teatrale della riapertura al pubblico (dopo molti anni e prima della successiva chiusura per il lavori di restauro) del Castello Visconteo Sforzesco. Un momento di intensa emozione per tutti i novaresi che non avevano mai varcato la soglia di quelle mura, con la rappresentazione  “Il tesoro ritrovato” (per la regia televisiva e produzione di Giuseppe Galliano), che vedeva la figura di Ludovico il Moro accompagnare i visitatori in un suggestivo racconto romanzato delle vicende storiche che avevano riguardato l’antico edificio.

Uomo garbato e fortemente legato alle tradizioni, ha scritto diversi libri sulla storia del teatro ed è stato anche impegnato in politica: infatti fu tra i fondatori della Lega Nord Piemont e per due legislature senatore.