“Aggredì” un funzionario del Comune, condannato a 5 mesi. L’aveva seguito in ufficio e gli aveva strappato il telefono. L’accusa aveva chiesto un anno
Era entrato con violenza nell’ufficio di un funzionario dei servizi sociali del Comune di Novara, dove era andato per chiedere informazioni sulla possibilità di ottenere il bonus da 1500 euro previsto per chi lascia spontaneamente l’alloggio all’ex campo Tav. Ma poi aveva perso le staffe. Era infatti accaduto che il funzionario gli aveva detto di attendere fuori, o che probabilmente avrebbe anche dovuto chiedere un appuntamento, e lui, 35enne italiano, con qualche precedente alle spalle, e non nuovo pare a ingerenze di questo tipo, per tutta risposta quando aveva visto che il funzionario chiudeva la porta dell’ufficio, si era avventato sulla maniglia e aveva spinto con forza fintanto che era riuscito ad entrare. E una volta all’interno dell’ufficio, visto che il dipendente aveva preso il telefono probabilmente per segnalare la situazione, glielo aveva strappato dalle mani e poi se n’era andato. Ma una volta fuori era stato intercettato da una Volante della polizia che nel frattempo era stata allertata dagli altri dipendenti. Era stato arrestato con le accuse di violenza privata e violazione di domicilio aggravati da violenza e minaccia. Al processo, celebrato con rito direttissimo, il Comune di Novara si è costituito parte civile. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 1 anno, il difensore l’assoluzione per il reato di violenza privata e il minimo della pena per la violazione di domicilio. Il giudice lo ha condannato a 5 mesi e 10 giorni ed ha disposto un risarcimento di 900 euro al Comune. L’uomo, al momento, è ancora sottoposto all’obbligo di firma.