Aggredito all’uscita di un locale, quattro a processo. Accadde in centro a Novara nel marzo di tre anni fa.
“Ho cercato di difendermi ma non ce l’ho fatta. C’era una tale confusione che non capivo da dove arrivavano i colpi. Sono stato aggredito a calci e pugni, ho riportato la frattura del setto nasale e vari traumi facciali. Quando vieni aggredito da tante persone hai paura di non farcela. E’ stato un mio amico a portarmi all’ospedale, mi hanno medicato e mi hanno detto che, per il setto nasale, avrei dovuto subire un intervento, che poi non ho fatto”. Un racconto a tratti reticente, tanto che sia il pubblico ministero che il giudice l’hanno più volte richiamato, quello reso in un’aula del tribunale di Novara da un uomo, che non si è costituito parte civile nel processo che vede accusati due ragazzi e due ragazze, tutti novaresi e tutti poco più che ventenni. Un’aggressione, quella avvenuta in una notte di fine marzo del 2016 fuori da un locale nel centro di Novara, consumata in due momenti distinti, prima una discussione all’interno, poi l’aggressione all’esterno mentre la “vittima” andava a prendere l’auto per tornare a casa. Motivo? Vecchie storie; o meglio: le radici di quanto accaduto quella notte affondano in un precedente episodio, accaduto sempre in città quattro anni prima, quando lui, la vittima dell’aggressione era venuta alle mani per un motivo banale con uno degli imputati. Per quei fatti era stata sporta una denuncia sfociata in un processo; ma poi per quella vicenda erano in corso trattative per arrivare alla remissione della querela a fronte di un risarcimento di 5mila euro. “Volevo mettere una pietra sopra a quella storia – ha detto la vittima – e anche quei soldi non li volevo”. Ma poi quella sera, a quattro anni di distanza, in quel locale “dove ero andato con degli amici, si è avvicinato un ragazzo, prima mi ha insultato poi mi ha detto “ti ricordi il processo? Ti ricordi di quei 5mila euro?””. Stando a quanto aveva dichiarato ai carabinieri nella denuncia l’avrebbe minacciato per fargli ritirare la denuncia. “Sono arrivati i carabinieri e a quel punto pensavo che la vicenda fosse finita lì. Invece quando sono uscito per andare a prendere la macchina che era parcheggiata in zona, sono arrivati, erano in tanti”. E lo avevano aggredito. Si torna in aula a febbraio per altri testi.