Carenza di personale, sicurezza a rischio, situazione molto tesa. Si è svolta ieri con una folta partecipazione l’assemblea del personale di Polizia Penitenziaria indetta dalla Fp Cgil al carcere di Novara. Il sindacato lancia l’allarme e proclama lo stato di agitazione dando il via alla mobilitazione.
“E’ grave la nostra preoccupazione su quanto emerso dall’assemblea, in cui i lavoratori hanno espresso il loro disappunto per le pessime condizioni in cui sono costretti ad operare. A quanto pare, questa situazione sarebbe stata generate da una seria di modifiche all’organizzazione del lavoro, apportate unilateralmente dal direttore dell’istituto, che hanno causato carenze di personale in determinate fasce orarie della giornata lavorativa e che rischiano di compromettere la sicurezza dell’istituto e di chi vi opera. Tutte le responsabilità sono state così scaricate sui Poliziotti Penitenziari, che si trovano costretti a coprire più posti di servizio e hanno difficoltà a fruire dei diritti soggettivi contrattualmente previsti. Il tutto in un clima lavorativo teso, in cui non vi è alcun interesse per il benessere del personale. Abbiamo già visto situazioni simili e sappiamo che rischiano di precipitare, con la conseguenza che a pagare è sempre il Poliziotto Penitenziario”.
Così, il sindacato ha deciso di “indire lo stato di agitazione del personale e dare il via alla mobilitazione”.
Il prossimo incontro sarà quello del 6 dicembre, convocato dal direttore dell’istituto; poi, una nuova assemblea: “Riferiremo gli esiti della riunione ai lavoratori e, qualora i risultati ottenuti non fossero soddisfacenti, decideremo con loro la data per una manifestazione di protesta”.