NOVARA • Non è bastata la drastica riduzione del personale nella sede di Novara: sulla vicenda “Tamini Group” pare stiano per tornare le nuvole… E dopo il ridimensionamento drastico dell’azienda che ha sede in corso Risorgimento, avvenuto nella scorsa primavera, si potrebbe aprire ora un nuovo capitolo che i rappresentanti sindacali scongiurano e al quale stanno lavorando fin da ora per evitare altri tagli.
Ieri, 20 dicembre, le organizzazioni e i rappresentanti sindacali del gruppo, capitanati dai funzionari Sergio Busca (Uilm Novara) e Francesco Campanati (Fiom Novara), si sono incontrati presso il Ministero dello Sviluppo economico di Roma.
“Abbiamo richiesto come organizzazioni sindacali l’incontro per comprendere in sede ministeriale quale fosse il piano industriale di un’azienda che, non più tardi di 8 mesi fa, aveva ridotto l’organico del sito novarese, portandolo da 77 dipendenti a poco più di 30 e che nel maggio 2016 aveva comunque siglato presso il Ministero un accordo nel quale si certificava il mantenimento dei livelli occupazionali. Ma del piano industriale, per ora, non vi è traccia”.
Un incontro dal clima a tratti “acceso” che “ha evidenziato la totale assenza del piano e di conseguenza la mancanza di certezza di un mantenimento degli attuali assetti produttivi con gli organici tuttora esistenti”.
I sindacati definiscono “positiva la richiesta della funzionaria del Mise ha che fissato un incontro da tenersi intorno a metà febbraio 2017 sempre al Ministero ove la direzione aziendale dovrà presentare un piano di rilancio e di sviluppo del gruppo”.
Messaggi allarmanti, anche se confermati, che hanno indotto allo stato di agitazione in cui saranno coinvolti domani tutti i lavoratori del gruppo: due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti.
“Parallelamente – concludono i sindacati – stiamo lavorando ad una serie di iniziative atte a sensibilizzare le autorità competenti, Presidente del gruppo Terna compreso”.