Agonia Novara calcio: dal fantomatico ricorso al TAR alle minacce di denunce e querele
In un comunicato stampa firmato Ufficio Stampa Novara calcio, la proprietà difende gli interessi dell’A&G Real Estate preannunciando azioni giudiziarie. Ma del ricorso al Tar e dell’annunciata battaglia per riavere la C non c’è menzione alcuna.
La carta intestata è quella del Novara calcio, così come la mail ed i media dove è stato diffuso, sono quelli ufficiali. Ma il comunicato firmato “Ufficio Stampa Novara calcio spa” di sport e di calcio non ne parla proprio, limitandosi a lanciare pesantissime accuse in tutte le direzioni, in nome e per contro della A&G Real Estate.
Novarello sembra essersi trasformato in una filiale dell’immobiliare di Pavanati e Bonanno, ed il Novara calcio, in una clava da utilizzare per rivalsa, sperando forse di recuperare qualche credito aziendale e personale. Per carità, tutto legittimo ed umanamente comprensibile, ma il destino di 113 anni di storia, paiono quanto meno passare in secondo piano.
Il Comunicato Stampa diffuso nel pomeriggio, è un ermetico effluvio accusatorio, che parte dall’assunto di voler tutelare l’”esclusivo” esborso di euro 1.984.635,88 (la cifra che la proprietà sostiene di aver sborsato per l’iscrizione mancata) da parte dell’A&G Real Estate: “effettuato con propri mezzi e propri fondi” annunciando di “aver terminato la raccolta di tutta la documentazione probante la propria linea di difesa, in merito alla controversia in atto ed inerente all’esclusione dal campionato di Serie C 2021/22” e sulla base di tale documentazione “di aver intrapreso denuncia querela preso la Magistratura Ordinaria e Suoi Organi addetti al controllo Fiscale sul territorio Nazionale, al fine di richiedere la punizione dei colpevoli per i reati ‘eventualmente’ ravvisabili, nella presentazione della documentazione ottenuta e preventivamente certificata e riscontrata”.
Una premessa anche più arzigogolata rispetto alla nostra sintesi, che tradotta vuol dire: guerra a tutto e a tutti, nessuno escluso: “La Società Novara Calcio S.p.A. qui rappresentata ‘esclusivamente’ dalla A&G Real Estate S.p.A., comunica che, sebbene sia concorrente e ricorrente in un Torneo Calcistico Privato, è una società di Diritto Italiano e quindi ha ritenuto giusto esporre fatti e documenti attestanti la ‘rilevata’ miopia e/o cecità protratta negli anni che ha generato, nel mancato controllo da chi era tenuto a farlo, un susseguirsi di manifestazione di reati civili e penali quali: VIOLAZIONE E FALSA APPLICAZIONE DELLA LEGGE, ECCESSO DI POTERE PER CARENZA DI ISTRUTTORIA E DI MOTIVAZIONE, PRESUPPOSTO ERRONEO, ILLOGICITÀ, PERPLESSITÀ, TRAVISAMENTO, SVIAMENTO ED INFINE VIOLENZA PRIVATA”.
Chiariamo, al momento solo confuse accuse generiche e preannuncio di azioni giudiziarie, tutte poi da verificare, ma la chiamata in causa sembra non escludere nessuno: “La Società Novara Calcio S.p.A. qui rappresentata ‘esclusivamente’ dalla A&G Real Estate S.p.A., comunica che proseguirà la propria attività legale civile e penale ‘in maniera rituale e prevista dall’ordinamento vigente’ in ogni grado di giudizio al fine di ottenere giustizia e di ottenere la punizione degli ‘eventuali’ colpevoli laddove riscontrabili dagli organi preposti, qualunque ruolo essi ricoprano e qualunque attività essi professino” e poi affonda ulteriormente, precisando di “reputare tardivo ogni interesse di terzi, in qualsiasi loro veste, sia pubblica che privata, da anni disattenti, alle vicende ben note della stessa Società Novara Calcio S.p.A”.
Insomma, di che cosa stiamo parlando? Potrebbe essere fumo negli occhi? Attaccare per provare a difendersi da un disastro oramai irrimediabile, perchè in tutto questo sproloquio, non sarà sfuggito, che non ci sia neppure una menzione al Tar, semplicemente perchè al momento in cui pubblichiamo, il Novara calcio non ha ancora depositato nulla per tentare di isciversi alla serie C, e se tanto ci da tanto…
Pavanati e Bonanno stanno forse cercando di recuperare il recuperabile e per questo lanciano generici strali, che chiamano in causa tutti i soggetti con i quali si sono incrociati in questi mesi? Forse Maurizio Rullo che ha trattato la cessione e venduto le sue quote? Quindi la famiglia De Salvo, per le gestioni precedenti, paradossalmente ancora proprietaria del 20% delle azioni societarie? E poi addirittura su a mirare fino alla Covisoc, la FIGC e persino la società Deloitte che si occupa della revisione dei conti ai massimi livelli federali? Soggetti questi ultimi, che se davvero chiamati a rispondere davanti ad un giudice, è facilmente presumibile che avrebbero argomenti e molti mezzi, per ribattere puntualmente ogni circostanza che si vedessero sollevare.
L’unica cosa certa è che il Novara calcio non è stato iscritto al campionato e le sentenze del Consiglio Federale prima e del Collegio di Garanzia del Coni poi, hanno decretato in modo inequivocabile, gli errori compiuti dai dirigenti azzurri, responsabili di una umiliazione mai verificatasi prima. Nelle prossime ore il Presidente Gravina, molto probabilmente certificherà l’esclusione del Novara calcio. La clamorosa uscita odierna, con tutto il rispetto per le vere “tragedie”, corre seriamente il rischio di trasformare il proseguo, in una farsesca agonia.