Buongiorno
Novara

Al Bar Coccia, tutto regolare. Lo sentenzia il Tar che non accoglie le richieste dell’avvocato Pagani

Dopo la Corte dei Conti, anche il Tar dà ragione al Comune sul “bar Coccia”. La vicenda risale al 2008/2009, quando l’avvocato Ignazio Pagani, insieme ad altri residenti della zona del centro di Novara, nei pressi dello stesso locale, iniziò la sua battaglia contro l’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Giordano. Fu proprio da quelle denunce che prese avvio la “maxi inchiesta” della Procura della Repubblica di Novara che ha coinvolto Giordano e diversi dei suoi collaboratori ed amministratori dell’epoca (l’udienza preliminare che dovrà stabilire gli eventuali rinvii a giudizio è fissata per il prossimo 15 settembre).

Oggi, il Tar chiude la vicenda, analizzando, punto per punto, nella sentenza, l’infondatezza delle richieste e delle denunce di Pagani.

In merito alla concessione di protrarre l’orario di chiusura dei locali pubblici, fra i quali il bar Coccia: a fronte delle lamentele di Pagani e dei residenti vicini di casa del bar Coccia, il Tar si esprime sottolineando come gli orari di apertura dei locali siano disciplinati da normative più generali che superano quelle a livello locale.

I ricorrenti contestavano anche le mdoalità di affidamento della gestione del bar alla società TPP (che faceva capo a Mario Berti), ma, dice il Tar, non lo possono fare non essendo loro operatori del settore e dunque in diretta concorrenza con la suddetta società.

Il Tar non ammette nemmeno la richiesta risarcitoria da parte dei ricorrenti al Comune per disturbo alla quiete e danno alla salute. Secondo il Tar, infatti, in quella zona altri locali svolgevano la propria attività. Difficile distinguere chi fossero gli avventori dell’uno o dell’altro. E comunque, il Comune aveva rilasciato le necessarie autorizzazioni assolutamente nei limiti di legge, ponendo il tetto massimo di rumorosità che non si poteva superare. Peraltro, aggiunge la sentenza del Tribunale, dal Comune più volte sono stati attivati controlli del rispetto della normativa vigente nei cofnronti del bar in questione.

Per tutti questi motivi, il Tar, con una sentenza datata marzo 2015, certamente nota al Comune di Novara ma scovata dallo stesso Giordano solo in questi giorni, respinge le richieste dei ricorrenti e chiude così, per quanto di propria competenza, una  parentesi durata anni che ha coinvolto, oltre all’allora sindaco Massimo Giordano, anche i suoi assessori competenti, Gerardo Murante (per il commercio) e Matteo Marnati (per il patrimonio).