Ma i nostri amici animali utilizzerebbero, se potessero parlare, l’affermazione “vita da cani”? Magari non proprio, o almeno non con il significato che noi umani intendiamo, anche perchè a volte e in certi luoghi i cani non stanno poi così male. Ai cani del Canile Rifugio Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Novara manca solo una famiglia che li ospiti. Certo, non è cosa da poco, ma nel periodo in cui vengono accolti dal canile, i volontari e i gestori fanno di tutto perchè questi animali si sentano un pochino a casa.
“Gli ospiti hanno tutti un comodo e largo box – spiega il presidente Marco Negrini – che talvolta condividono con qualche compagno di avventura. Tutti i giorni, a turno, vengono fatti uscire nei cortiletti esterni ai box. Infine durante il momento della pulizia della loro “camera” vengono portati nelle tre aree interne di sgambamento, ciascuna di 400 metri quadri. Tutti i pomeriggi, indipendentemente dalle stagioni, i volontari portano in passeggiata all’esterno del rifugio gli ospiti che sanno stare al guinzaglio e sono più socievoli. La struttura novarese si distingue proprio per l’efficiente accoglienza dei cani, che non sono internati ma semplicemente ospitati”.
I cani ospitati nel rifugio attualmente sono 90. Molti sono cani già adottati, altri, si spera, quelli che troveranno presto una nuova famiglia che li ami e li rispetti.
Marco Negrini definisce il canile come “un luogo di passaggio” dove “tutte le tipologie di cani sono adottate e adottabili”. “Vengono adottati anche cani anziani, anzi spesso le famiglie preferiscono cani già adulti piuttosto che combattere con dei cuccioli che vanno educati”.
Il canile è aperto dal lunedì al sabato dalla 14.30 alle 17 e la domenica dalle 10 alle 12. La struttura rimane chiusa ogni primo lunedì del mese e nei giorni festivi.
Elemento centrale della gestione degli ospiti a quattro zampe è l’interazione con gli esseri umani e, quindi, con collaboratori e volontari. Porprio per questi ultimi, sono organizzati incontri a cadenza mensile nel corso dei quali vengono illustrate tutte le attività che un volontario deve sostenere: dal rapporto diretto con l’animale alla raccolta fondi fino alla raccolta alimentare in diversi punti vendita della provincia.
Oltre al personale stabile ed ai volontari, il rifugio Enpa si avvale della collaborazione dei veterinari della Clinica Sant’Ambrogio di Romentino che visitano gli ospiti periodicamente. I cani hanno il sostegno dell’educatore Lorenzo Cioppi. Compito dell’educatore: seguire gli animali anche dal punto di vista comportamentale, soprattutto quelli che sono traumatizzati e spaventati, e spiegare al personale ed ai volontari come approcciarli.
Obiettivo finale rimane comunque quello di trovare il nucleo familiare più adatto ad ogni ospite del canile. Una famiglia che si prenda cura con amore, tenerezza e dedizione di un amico a quattro zampe, perchè loro di quetso hanno bisogno: un sorriso, una carezza, una corsa o una passeggiata insieme al loro padrone.
Del resto, serve poco per renderli felici!