Al castello di Novara una mostra con architetture di Angelo Mangiarotti, designer e scultore. Dal 10 maggio al 2 giugno il percorso dedicato a «La Tettonica dell’Assemblaggio», promosso da Comune e dall’ordine degli Architetti di Novara-Vco
Sarà inaugurata venerdì 10 maggio, alle 18 al castello di Novara, la mostra «Angelo Mangiarotti. La Tettonica dell’Assemblaggio», prodotta dall’Accademia di Architettura di Mendrisio Università della Svizzera italiana, curata da Franz Graf e Francesca Albani, e promossa dall’Ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori delle province di Novara e del Vco e dal Comune di Novara.
La mostra, visitabile gratuitamente fino a domenica 2 giugno, propone un percorso attraverso le architetture di Angelo Mangiarotti, designer, architetto e scultore, che profondamente ha segnato il panorama culturale del secondo dopoguerra. L’esposizione mette in luce l’opera di un progettista-costruttore che si confronta con diversi temi quali la residenza borghese, i luoghi di lavoro o gli spazi espositivi. Il suo approccio critico e speculativo, volto alla ricerca di un linguaggio architettonico non necessariamente legato alla funzione, trae la propria forza e unicità dalla tettonica dell’assemblaggio, e intesse dialoghi reali (o figurati) con personaggi come Konrad Wachsman, Fritz Haller, Max Bill e Jean Prouvé. Nella sua ricerca architettonica, condotta in modo individuale, forse a tratti solitaria, si legge la stessa attenzione e il medesimo approccio che dimostra verso gli oggetti di produzione industriale, ricercando forme sobrie ed elementari, in grado di travalicare differenze di scala, di funzione e di materiali.
All’inaugurazione, venerdì, saranno presenti i curatori, e poi Nicoletta Ferrario, presidente dell’ordine degli architetti di Novara e Vco, Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, Matteo Gambaro e Beppe Finessi, del Politecnico di Milano.
Seguirà aperitivo.