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Novara

Al Maggiore una “stanza fragilità” per donne vittime di violenza

Al Maggiore una “stanza fragilità” per donne vittime di violenza. Inaugurata questa mattina, è situata nel pronto soccorso ostetrico ginecologico

Maltrattamenti e violenze sessuali: sono una cinquantina all’anno le donne che si rivolgono al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Novara dopo aver subito maltrattamenti dal proprio compagno o ex compagno; una ventina quelle che raccontano di essere state vittime di  violenza sessuale. Ma se il dato, purtroppo, non impressiona più perché è drammaticamente entrato a far parte della quotidianità, quel che invece costringe ad un’amara riflessione è il numero di minori, una decina all’anno, che, per gli stessi motivi, arrivano in ospedale. Un problema, quello della violenza di genere che, nonostante l’aumento del numero delle donne che hanno trovato il coraggio di rivolgersi agli ospedali (la riprova è che in pronto soccorso, accanto ai tradizionali codici che vengono assegnati ai pazienti in base alla gravità, è spuntato anche il cosiddetto “codice rosa”), e poi di denunciare, presenta ancora una grande parte di sommerso. Ed è proprio per aiutare le donne, non solo sotto il profilo medico ma anche psicologico, nel difficile momento in cui sono costrette a rivolgersi ai presidi ospedalieri, che questa mattina, è stata inaugurata la “Stanza fragilità”, situata nel pronto soccorso ostetrico-ginecologico. Una sala allestita con modalità particolari, a partire dai colori e dagli arredi, tali da non sembrare solo un ambulatorio medico per mettere a proprio agio le donne che subiscono violenze. E all’interno di questo spazio protetto la donna riceve adeguata assistenza medica, psicologica, sociale e legale nel rispetto della riservatezza ma con la garanzia dell’incolumità psichica e fisica.

Ad inaugurare la “Stanza fragilità” il procuratore capo di Novara, Marilinda Mineccia, alla presenza del direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Maggiore, dottor Mario Minola e del Questore Rosanna Lavezzaro. “L’inaugurazione della stanza fragilità – dicono dall’azienda ospedaliera – è inserita sulla scia di una serie di interventi ed eventi promossi dall’azienda che mirano a sensibilizzare operatori socio-sanitari e cittadini alla promozione della cultura del rispetto dei diritti umani”. Nell’ambito dello stesso progetto è stata inoltre realizzata la sala per gli incontri di accompagnamento alla nascita allestita con il contributo del Lions Club Novara Host. “Il progetto – ha aggiunto Minola – comprende nei prossimi mesi anche la creazione di una stanza protetta al Dea per l’accoglienza delle vittime di violenza di genere e di violenza domestica”.