Novara – Continua al Teatro Faraggiana la stagione 23 24 di Coro con la messa in scena giovedì 4 aprile alle ore 21 di Romanza Criminale con l’Ensemble La Terza Prattica. Sul palco: Susanne Bungaard – voce, Fabia Salvucci – voce, Mario Mariotti – tromba, flicorno, Juan Josè Francione – arciliuto, chitarra barocca, chitarra battente, Filippo Bertipaglia – chitarra acustica, chitarra elettrica, Edoardo Maggioni – tastiere, eletronics, Fabio Longo – contrabbasso, basso elettrico, Nicola Stranieri – batteria, percussioni, Massimiliano Toni – concept, clavicembalo, tastiere, arrangiamenti, direzione musicale, Deda Cristina – Colonna, mise en espace e Oscar Mapelli – sound engineer, eletronics; una produzione La Terza Prattica, in partecipazione con I.U.C. (Istituzione Universitaria dei Concerti).
Roma la santa, AmoR di RomA, palindroma iperbole di millenarie passioni, violente come l’odio, sincere come la voce di Gabriella Ferri, eterne come la musica di Girolamo Frescobaldi: zibaldone romano di musiche antiche e nuove, tra storie della Roma ‘contro’, il cui grido senza tempo risuona Urbi et Orbi. Una sperimentazione sonora che muove i passi dal cantar di gorgia, di secolare memoria, e attraverso ipnotiche reiterazioni su romanesche, gagliarde, stornelli, canzoni e poetiche vaghezze, collega mondi e tempi così lontani tra loro: una topografia dello spirito, innanzitutto! Romanza Criminale scava nell’animo popolare, dalla Roma barocca fino ai tempi moderni, rivelando connessioni e inaspettate affinità. Dai “posteggiatori di osteria” ai canti dei “carcerati di Regina Coeli”, da “La Festa di San Giovanni” all’’umanità del Porto di Ripetta – rimando al degrado delle borgate dei ‘ragazzi di vita’ pasoliniani – un fil rouge di canzoni che, dietro il velo di cinismo e la maschera della strafottenza tipicamente romani, veicola sentimenti forti e passioni laceranti. Roma caput mundi, proprio i sentimenti del popolo vengono esaltati in arrangiamenti originali dove la fusione di stili diversi e di mondi sonori apparentemente lontani legano insieme le musiche di Giulio romano Caccini, di Girolamo Frescobaldi, di Giacomo Carissimi, di Bernardo Pasquini, passando per la nuova canzone romana della fine dell’Ottocento e del primo Novecento – Alipio Calzelli, Antonio Guida, Amerigo Marino, Romolo Balzani – per giungere, dopo il grande Petrolini, agli interpreti della seconda metà del novecento, come Renato Rascel, Aldo Fabrizi, Gabriella Ferri, Gigi Proietti e Lando Fiorini o compositori come Armando Trovajoli per concludere con il grande cantautore romano Francesco De Gregori.