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Novara

Al via il nuovo consiglio provinciale di Novara: fra dubbi, perplessità e l’incognita del bilancio

I componenti della lista “La Provincia dei Comuni”: al centro i tre eletti nel consiglio provinciale di Novara

La Provincia di Novara, il cui nuovo consiglio è stato eletto solo qualche giorno fa (non il presidente, eletto attraverso una diversa tornata e dunque ancora in carica), vive sulla propria pelle tutte le contraddizioni di una riforma che, di fatto, ne ha stravolto il ruolo, fra volontà politiche alterne. Contraddizioni che, a loro volta, ricadono ovviamente su chi poi quella realtà, in un modo o nell’altro, è chiamato a rappresentarla.

Enti strumentali, utili solo alla gestione dell’ordinaria amministrazione (su temi però non banali, come la manutenzione delle strade, le questioni ambientali…), oppure organismi ancora di indirizzo politico amministrativo, come lo erano solo fino a qualche anno fa?

Dentro questa cornice confusa si muove la politica novarese, eccezion fatta per il M5S che a queste elezioni non ha proprio partecipato. Se da un lato il Pd può farsi forte della carica ai vertici di palazzo Natta, dall’altro lato è innegabile che i consiglieri eletti dal centrosinistra (4) non garantiscono la maggioranza soprattutto in un passaggio fondamentale, ovvero l’approvazione del bilancio (leggi altro articolo qui).

Massimo Marcassa Sindaco di Oleggio e neo consigliere provinciale

Da qui l’appello di Besozzi agli altri eletti a garantire comunque la continuità amministrativa. Un appello che è già stato rigettato al mittente da la “Provincia protagonista”, la lista come si ricorderà composta da Lega, Forza Novara e Fratelli d’Italia.

I consiglieri neoeletti (De Grandis per Fratelli d’Italia, Marcassa e Crivelli per Forza Novara, Leoni e Piantanida per la Lega) hanno annunciato un’azione di “tutela del territorio di cui porteremo le istanze ad una provincia che, molto spesso, non ha risposto alle domande e alle esigenze dei cittadini. La nostra lista ha preso 35 mila voti e di fatto ha vinto le elezioni provinciali. Il macchinoso sistema previsto dalla legge, però, porta purtroppo all’elezione di soli 5 consiglieri per la lista vincente”.

“Besozzi dovrebbe dimettersi per diversi motivi: intanto perchè di fatto ha perso le elezioni e poi perchè, se prima dell’8 gennaio ha inviato una lettera a tutti gli amministratori elogiando e valorizzando l’operato della provincia, subito dopo l’8 ha annunciato che c’è un buco di bilancio di almeno 10 milioni di euro. Noi non approveremo mai un bilancio del genere. Sarebbe inaccettabile farsi carico di una tale operazione. La responsabilità dell’eventuale dissesto sarà esclusivamente del Presidente e dei suoi collaboratori”.

Marcassa e Crivelli hanno anche sollevato la questione politica che ha tenuto banco nel periodo pre elettorale dentro il centrodestra “in Provincia rappresentiamo Forza Italia. Con gli amici e amministratori della lista Provincia dei Comuni condividiamo la sensibilità e l’appartenenza al centrodestra. Per questo, crediamo e auspichiamo che i tre consiglieri eletti non fungano da stampella ad un Presidente che, in questi due anni, ha dimostrato di non essersi occupato correttamente e completamente della Provincia e del territorio che ne fa parte”.

In realtà Forza Italia novarese ha appoggiato un’altra lista, ovvero “La provincia dei Comuni” insieme alla lista civica “Io Novara” ed altre rappresentate nei singoli comuni, che ha eletto tre consiglieri (Bertone, Zanetta e Sibilia) .

“Si tratta di un’esperienza molto positiva – ha detto il vice coordinatore di Forza italia Oliviero Colombo – che intendiamo ripetere. Tanto è che stiamo già pensando ad una convention con gli amministratori locali, perchè vogliamo dare continuità a questo progetto che somma le posizioni di un partito come Forza Italia alle istanze locali. Riguardo all’attualità credo che non vi siano le condizioni per sostenere l’amministrazione Besozzi ed il presidente dovrebbe prenderne atto. Ma ovviamente saranno i nostri consiglieri eletti a valutare questa situazione”.

A preoccupare sono soprattutto i dati del bilancio e il “buco” da 10 milioni di euro comunicato dallo stesso Besozzi “Bisogna capire come stanno le cose – ha detto Paolo Sibilia di Castelletto Ticino – ma non ci sembra vi siano le possibilità di approvare un bilancio così. Questa legge è stata un dramma per questi enti  e lo dico con dispiacere anche perchè sono stato consigliere provinciale dal 2009 al 2014, quando le condizioni erano ben diverse. La provincia di Novara poi ha sempre avuto un ruolo fondamentale per il territorio, anche come anello di congiunzione con la Regione che per noi è sempre stata un po’ matrigna!.

“L’esperienza di questa civica è stata esaltante  – ha detto il sindaco di Recetto Enrico Bertone – perchè è nata con lo scopo di rappresentare soprattutto i piccoli comuni e le istanze dei loro amministratori. In questi anni è mancato questo collegamento e crediamo che sia utile ripristinarlo. Noi siamo tutti amministratori locali da anni e sappiamo quali sono le necessità dei nostri comuni. Per questo sono soddisfatto del risultato, ma anche della continuità che si vuole dare a questo progetto”.

“Abbiamo lavorato bene anche sulla distribuzione territoriale della rappresentanza e questo è importante – ha detto Zanetta, consigliere comunale a Borgomanero – così possiamo essere un riferimento riconosciuto per i nostri colleghi amministratori. Abbiamo incontrato molto entusiasmo per questo progetto e credo che il risultato lo confermi”.

L’appuntamento dunque è per il 24 gennaio, quando verrà convocato il primo consiglio provinciale, durante il quale il presidente presenterà le linee programmatiche.