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Alberto Angela neo laureato dell’Upo

Alberto Angela neo laureato dell’Upo. Il conferimento della laurea honoris causa in Filosofia a Vercelli. La cerimonia al Teatro Civico

Alberto Angela, nato a Parigi nel 1962, oggi è il più noto divulgatore scientifico del panorama televisivo nazionale. Paleontologo, giornalista e scrittore di successo, Angela ha saputo ripercorrere, attualizzandola, l’esperienza del papà Piero; trasmissioni come “Passaggio a Nord Ovest”, “Ulisse, Il piacere della scoperta” e la recente serie dedicata alle “Meraviglie” della penisola italiana, hanno esplorato nuove vie per diffondere con sobrietà, ma sfruttando tutte le potenzialità fornite dalle nuove tecnologie, la conoscenza a beneficio di un pubblico vasto ed eterogeno. E questa mattina, con una solenne cerimonia che si è tenuta al Teatro Civico di Vercelli gli è stata conferita la laurea honoris causa in Filosofia. La motivazione? “Per il rigore scientifico e l’elevata qualità di tutte le sue opere e produzioni, per l’efficacia dei risultati raggiunti presso ampi pubblici, grazie all’impegno costante dimostrato su di un’ampia varietà dei campi a favore della diffusione del sapere, coltivata con sensibilità storica, etica e critica, oltre che con passione”. Nella laudatio il professor Alessandro Barbero, docente di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale, ha sottolineato “Noi oggi qui  non conferiamo la laurea honoris causa a un grande paleoantropologo ma a un maestro della divulgazione”. “E’ sempre importante offrire la conoscenza al pubblico, in un momento in cui il sapere e la conoscenza stessa sono disponibili a tutti tramite tv, radio e web – ha poi detto Alberto Angela – Bisogna però sapere aiutare le persone in questo viaggio, saper riassumere, spiegare e rendere accessibile le informazioni. Il divulgatore è quello che apre le porte, offre strumenti per capire le cose. Ed è fondamentale in un’epoca di fake news. Noi usiamo strumenti per cercare di rendere bella un’informazione che in origine è arida. La conoscenza è come il pane, va condivisa”.