Buongiorno
Novara

Alcolisti: il bando del Comune “toglie” le sedi degli incontri con gli esperti

Raggruppa quattro club che, quotidianamente, aiutano gli alcolisti, riunendo ed ascoltando chi soffre di questa dipendenza e i relativi familiari.

Associazione che aiuta gli alcolisti in difficoltà

L’Acat, a Novara, oggi, ha un problema organizzativo che potrebbe comprometterne l’attività futura: con il bando del Comune di Novara, l’Acat si ritrova a dover pagare un canone di utilizzo dei locali (nello specifico alcune ex sedi di quartiere) di 1300 euro per due anni, con la possibilità di pagare in due rate.

“Prima non pagavamo nulla – spiega Rossella Carrera, presidente di Acat – Dopo il bando, abbiamo preso contatti con il Sindaco per un incontro che in realtà non c’è mai stato. Siamo stati indirizzati però all’assessore Moscatelli. Le abbiamo fatto presente che le nostre attività sono a titolo assolutamente gratuito sia per i nostri utenti sia da parte nostra: chi svolge gli incontri lo fa come volontario, nulla di più. Siamo quattro club, a Novara ci servivamo di due o tre sedi di quartiere: lì, incontravamo gli alcolisti e le persone che avevano bisogno di noi, una quarantina al mese per club. Oggi, tutto questo non è più possibile. Purtroppo, la decisione è irreversibile, come ci è stato detto dall’assessore”.

Acat paga la tariffa base, come associazione no profit, ma le ore che servono per svolgere tale attività sono davvero molte. L’obbligo di pagamento ha portato Carrera e la sua associazione ad optare per il momento per altre sedi di fortuna. “Ci riuniamo anche a casa di nostri volontari, oppure al Centro servizi territoriali, ma più raramente – continua Carrera – Ci siamo anche rivolti al Cst per chiedere aiuto. E’ un problema nostro, come di tante altre associazioni che utilizzavano quei locali. La nostra è un’attività sociale del tutto gratuita: l’unico scopo è quello di aiutare persone che esprimono necessità e noi lo facciamo. L’alcolismo è un problema che spesso rimane nascosto, ma gli alcolisti, a Novara, sono davvero tanti. C’è bisogno di ascolto, di attenzione, di persone formate che sappiano affrontare la questione insieme alla persona coinvolta e ai suoi familiari”.

Per il momento, Acat sta prendendo tempo, auspicando nella sensibilità dell’amministrazione comunale.