La musica è un’arte che da sempre tanti appassionati cercano di imparare, anche se con metodi diversi. Uno tra i più innovativi è quello proposto da Yamaha Music School, la scuola di musica approdata anche a Novara nello spazio del centro multiservizi Agorà di Veveri.
Un approccio che si basa sull’apprendimento della musica attraverso l’ascolto, le emozioni e le passioni. E per farlo Yamaha si avvale di professionisti ed esperti che sempre con successo riescono a trasmettere passione e arte ai propri allievi.
Tra loro c’è Alex Canella: classe 1991, all’età di 12 anni inizia a suonare sotto la guida di vari maestri tra cui Umberto Cesarano, Paolo Pellegatti e Alfredo Golino. Ha partecipato a seminari e lezioni di numerosi musicisti di fama nazionale e internazionale. “Parallelamente ho sempre suonato in vari gruppi musicali che mi hanno permesso di fare molta esperienza sia sul palco che in studio di registrazione”. Ora fa parte dei Ku.da, con cui sta lavorando per la produzione del primo album, e dei Pigreco, con cui ha appena pubblicato l’album “Gelida Venere” e terminato una prima serie di concerti di presentazione in diversi locali e jazz-club.
Tante collaborazioni e un grande impegno, tra cui quella per 5 anni con Tao, cantautorocker milanese che suona a bordo del Love Bus. “Grazie a questa situazione ho fatto il mio primo tour europeo nel 2012, dal quale è nato il film “Spirit of Rock” che è finito anche sul grande schermo in due occasioni. E grazie a tutte queste esperienze ho avuto modo di crescere sia come persona che come musicista ed ho suonato in gran parte di Italia ed Europa qualsiasi genere musicale. Ho suonato anche in diretta nazionale apparendo su alcuni dei più grandi network radio e tv, quali Virgin, Rai, Sky”.
“Nel corso dell’ultima estate con i Ku.dA – continua Alex – abbiamo partecipato ad alcune fasi di X-Factor e abbiamo avuto modo di suonare al PalaOlimpico di Torino e al Forum di Assago (oltre, ovviamente, ad apparire in tv). Nonostante le terribile voci che circolano intorno a questi programmi (e ad alcuni scandali che sono emersi recentemente), devo ammettere che per noi è stata un’esperienza fluida e trasparente. Nessuno ci ha mai detto cosa suonare o come vestirci: semplicemente abbiamo avuto il nostro spazio in posti meravigliosi per fare ciò che già facevamo. Ovviamente abbiamo percepito che quello è mondo televisivo e non musicale, perciò per un artista può essere un’arma a doppio taglio. Penso che l’importante sia sempre non bruciare le tappe ed essere consapevoli di quello che si sta facendo, credendo fermamente nella grandezza delle cose indipendentemente dal consenso della massa”.
Alex, accanto alle tonnellate di studi ed esperienze maturate sul campo, ha continuato ad insegnare: “Avevo 17 anni quando ho iniziato l’attività. I primi allievi sono stati privati e in seguito sono arrivate le prime collaborazioni con varie scuole. Quest’ultimo è stato un anno di scelte importanti e di grandi cambiamenti e, durante l’estate, sono stato contattato da alcuni colleghi musicisti per far parte del team di insegnanti della nuovissima Yamaha Music School. Mi è sembrato da subito un ottimo progetto con vasti orizzonti. Avevo già sentito parlare dei sistemi e dei libri Yamaha, perciò ho deciso di accettare. Ho sostenuto un esame di abilitazione seguito da un corso formativo molto intenso ed interessante con Alex Battini, grande batterista che risiede a Milano.
“La musica è un’arte: richiede tanto studio, tempo e sacrificio, ma può portare a scoprire molto a livello culturale e anche a livello personale, perché essendo un’arte aiuta a scavare dentro la propria anima”.