Uno studio per valutare nuove fermate dell’alta velocità nel tratto fra Torino e Milano. E’ questa la novità uscita dall’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte. Soddisfatto il Gruppo M5S che parla di “Metodo Toninelli”. Novara è una delle ipotesi.
Alta Velocità To-Mi: Anche la Regione “studia” eventuali fermate intermedie fra le quali Novara
La Regione Piemonte ha commissionato uno studio per realizzare fermate intermedie sulla linea ad alta velocità Torino-Milano. Lo rivela il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, che in una stampa parla soddisfatto di “un cambio di passo positivo, dove finalmente si valutano costi e benefici di ogni intervento sulla base di analisi scientifiche sulla mobilità e non su posizioni ideologiche”.
La novità è emersa ieri (giovedì 28.06.2018), dove in Assessorato ai Trasporti sono stati esposti due scenari di studio, che prevedono una stazione nei pressi di Santhià o in alternativa due stazioni presso Chivasso e Novara. Tali proposte nascono dal territorio, in particolare quella di Chivasso dall’associazione Identità Comune con la proposta “Porta Canavese-Monferrato” che recentemente ha siglato una sorta di accordo-programma con l’Amministrazione comunale di Novara.
Per i pentastellati Valetti, Andrissi e Bono “Un metodo coerente con quello del Ministro Toninelli che intende valutare tutti i progetti in corso nel settore infrastrutture – spiega il M5S – abbiamo condiviso da subito l’approccio di proposta dal basso, a patto sia convalidato da adeguati studi di mobilità. Pensiamo non debbano esistere territori di serie A e serie B in Piemonte ma tutte le aree debbano avere le stesse opportunità di spostarsi con il trasporto pubblico dentro e fuori regione”.
Ma la proposta dei 5 Stelle è quella di estendere lo studio oltre i due scenari proposti, guardando a anche a qui territori non serviti, contigui alla linea ad alta velocità (cuneese, astigiano, alessandrino) dove “le persone sono, di fatto, obbligate a passare da Torino per collegarsi al resto d’Italia” spiegano i pentastellati che guardano a loro dire ad altre “soluzioni di buonsenso, ed a costo zero, come portare i servizi AV al Lingotto di Torino oppure ripensare linee di intercity verso altre regioni per colmare la cesura con la dorsale AV – e concludono che – Inoltre la linea AV piemontese, attualmente satura solo al 14%, offre ampi spazi per servizi a media velocità quali l’ex Freccia Bianca. Di tutte queste proposte ci faremo portavoce in Consiglio regionale”.