“Si tratta di episodi criminali, che nulla hanno a che fare con la movida”. Il questore Gaetano Todaro motiva così l’espulsione di Mohamed Tourè, 22enne senegalese che nelle ultime settimane si era reso protagonista di due risse, che avevano portato alla chiusura del Plaza Cafè e del Carpe Diem.
Il senegalese aveva aperti ben 15 procedimenti penali, su cui questura e prefettura hanno dovuto chiedere il nulla osta al rimpatrio. Soltanto qualche giorno fa è stato rimpatriato anche l’albanese che aveva acceso la rissa con un marocchino da piazza Martiri al Parco dell’Allea fin sotto la questura, passando dagli insulti all’aggressione, fino ad un tentativo di investimento.
Repressione e prevenzione: queste le direzioni in cui sta lavorando la questura, che nel pomeriggio di oggi ha in programma un incontro con gli esercenti Ascom “per renderli più consapevoli nella gestione dei locali”, ha spiegato Todaro. Secondo il Questore, “gli episodi citati sarebbero stati provocati da eccessi alcolici, avvenuti anche oltre gli orari di chiusura dei locali. L’aver servito alcol a persone già in stato d’ebbrezza ha, per legge, conseguenze penali”.
Intanto per giovedì 3 agosto è fissato un incontro fra questore, prefetto e sindaco, da cui potrebbero uscire nuove misure “per disciplinare il fenomeno, in modo tale che i cittadini che decidono di uscire la sera per sedersi in un locale non debbano essere esposti a certi rischi”.
Elena Ferrara