Dopo i tifosi del Cesena è toccato a quelli della Ternana. Le disposizioni della Questura di Novara sono già divenute oggetto di interrogazione parlamentare ed ora anche Cristiano Militello di Striscia prende posizione è grida “Vergogna”.
Anche ai ternani vietato uno striscione, dopo l’interrogazione al Ministro arrivano le telecamere di Striscia?
Gli striscioni commemorativi vietati diventano due, dopo i tifosi cesenati è toccato ai ternani, mentre sul tavolo del Ministro degli Interni attende risposte l’interrogazione di un parlamentare romagnolo. Dopo aver fatto arrabbiare i tifosi della Curva Mare, il Questore di Novara si fa nuove inimicizie anche fra i tifosi rosso verdi, che per altro anche loro a Novara ieri pomeriggio sono arrivati dopo 500 chilometri e se ne sono ripartiti subito per protesta. Anche loro, come successe per i romagnoli in occasione di Novara-Cesena del 31 marzo scorso, questa volta lo striscione dedicato ad un amico scomparso recitava la scritta “Spik vive” bloccato all’ingresso del Piola “perchè non inerente l’evento sportivo” mentre per altro si formava qualche coda per i minuziosi controlli, ai quali se non bastassero le perquisizioni, si è aggiunta la richiesta imprescindibile del documento di identità, fra le proteste di alcuni tifosi novaresi che ritengono possa bastare la tessera del tifoso. Se il dott. dott.Gaetano Todaro cercava un po’ di pubblicità, questa volta potrebbe essere accontentato, perchè l’ultimo diniego è finito all’attenzione dell’istrionico Cristiano Militello, che dalla sua pagina facebook ha ripreso le lamentele dei ternani e c’è da scommettere che presto il caso del “Questore sceriffo” così è stato definito, finirà probabilmente a Striscia la Notizia, dove l’istrionico conduttore tiene uno spazio appositamente dedicato al mondo delle tifoserie calcistiche “Striscia lo striscione”. “Vergogna: è la seconda volta in due settimane che a Novara non entra uno striscione per commemorare un tifoso ospite defunto. Il motivo addotto? non inerente all’evento sportivo”. Scrive Militello sui social, ed aggiunge: “era toccato ai tifosi del Cesena (peraltro nel giorno in cui nella curva di casa GIUSTAMENTE si commemorava Mondonico esattamente con uno striscione), ora è toccato a quelli della Ternana; Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la Lega B. E’ questo “il campionato degli italiani”?”.
Dalla pagina del tifo organizzato umbro i toni sono anche maggiormente perentori: “Non c’è mai fine al ridicolo. Quello che stiamo vivendo in questi momenti a Novara è l’esempio dell’inettitudine di chi millanta di essere in grado di garantire la “sicurezza” negli stadi. Non ci è stato concesso l’ingresso dello striscione “Spik vive” per questo abbiamo deciso di non entrare allo stadio e ripartire alla volta di Terni. Risulta evidente che davanti a certe situazioni le parole sono superflue, ma sono utili a far comprendere a tutti in quale stato versa oggi il calcio e sopratutto ci rende sempre più orgogliosi dei nostri valori. Convinti che il tempo mette ognuno al proprio posto, ogni re sul suo trono e ogni pagliaccio nel proprio circo”. Questo il testo del comunicato postato dal gruppo Curva Nord Terni postato sul loro profilo.