Domattina, in un consiglio comunale che si prospetta infuocato, saranno le aree industriali a tenere banco tra maggioranza ed opposizione.
247 mila metri quadrati di aree agricole saranno interessati da una variante urbanistica che li trasformerà appunto in industriali. Una scelta, quella dell’amministrazione, già ampiamente criticata dall’ex sindaco Antonio Malerba, che ha definito l’operazione un “vergognoso scempio”. Ma, via via che si avvicina la discussione, arrivano anche altre prese di posizione, specialmente di imrpotna ambientalistica, contro l’operazione Agognate.
E’ il dottor Marco Calgaro, Asl 13 Novara e referente ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente) a sottolineare le conseguenze del consumo del suolo:
“Alcuni giorni orsono è stato presentato l’ultimo rapporto Ispra sul consumo di suolo nel quale essa ci ricorda che un suolo di buona qualità è in grado di esplicitare correttamente le proprie funzioni e tra queste ci sono i cosiddetti servizi ecosistemici . Di essi di particolare importanza sono la regolazione del clima, la cattura e lo stoccaggio di carbonio ed il controllo dell’erosione. Sempre Ispra ci ricorda che esiste un documento della Comunità Europea il “ Settimo Programma di Azione Ambientale “ che pone un obiettivo ben preciso , quello della occupazione netta di terreno pari a zero da raggiungere in Europa entro il 2050… Il nostro Comune può fin d’ora fare la sua parte ed evitare che ancora una volta l’Italia perda tempo, arrivi tardi e poi sia sottoposta a procedure di infrazione. Il 22 giugno ultimo scorso la nostra città ha registrato l’ennesimo superamento dei limiti di ozono nell’aria con più 120 microgrammi per metro cubo, per più di 25 giorni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce già da tempo ai medici parametri che ci permettono di calcolare il numero di morti o di malati in eccesso per ogni incremento di concentrazione di ozono o di particolato. Se l’amministrazione comunale lo chiedesse, l’Asl 13 sarebbe in grado di eseguire la stima di tale mortalità evitabile nello scenario Novarese. Si dice sempre che la vita così come la salute non ha prezzo, ma poi poche amministrazioni agiscono di conseguenza, ed il sindaco sarebbe la prima autorità responsabile della tutela della salute dei cittadini. Siamo convinti che per preservare la salute dei cittadini novaresi piuttosto che continuare a cementificare ci sia bisogno di più verde, di più alberi e di recuperare il progetto di una Green-belt tutta attorno a Novara”.
E poi Calgaro entra nel dettaglio del progetto: “I proponenti la conversione di Agognate in polo logistico decantano spesso l’operazione eseguita a Piacenza e l’eCommerce. Proprio in questi giorni, gli agricoltori di Piacenza hanno lamentato la grave difficoltà in cui si trovano non avendo abbastanza acqua per irrigare i campi di pomodori in quanto il livello del Po è metà di quello normale ed loro pozzi sono asciutti in quanto non si sono ricaricate le falde. Il comparto agro-alimentare di Piacenza subirà gravi danni economici. La tanto decantata cementificazione che ha portato al polo logistico di Piacenza ha senz’altro contribuito alla realizzazione di questi gravi danni nel comparto ortofrutticolo: forse un giorno compreremo i pomodori su Amazon ?
Con tutto ciò esprimiamo decisamente la nostra contrarietà al progetto proposto per Agognate”.