«Il consiglio comunale sarebbe stata una bella occasione per discutere del bilancio di fine mandato. Purtroppo i consiglieri di maggioranza hanno fatto mancare il numero legale e il consiglio non c’è stato».
«Squadra che perde non si cambia – dice Daniele Andretta, capogruppo di “Io, Novara” e candidato sindaco dei moderati, facendo riferimento a quanto accaduto ieri in aula consiliare – Infatti Ballarè ricandida le stesse persone che hanno dimostrato di non essere in grado di amministrare. Il tutto con una negazione totale dell’evidenza».
«Peccato: sarebbe stata l’occasione giusta, certamente l’unica, per parlare del bilancio di fine mandato che, ufficialmente, non è mai passato in consiglio comunale, nonostante per mesi sia stata messa in campo un’attività di comunicazione costosissima e senza contraddittorio».
Andretta passa ai numeri che si possono consultare sul sito del Comune: a partire dalle entrate correnti che passano da 103.597.882 milioni di euro nel 2011 a 115.953.398 nel 2015. Un incremento dell’11,93%. Quindi maggiori entrate rispetto a cinque anni.
Stesso trend, in aumento, per le spese correnti che passano da 96.295.826 del 2011 a 113.806.700 del 2015, con un incremento del 18,18%.
“Ci hanno sempre detto che non c’erano soldi – spiega Andretta – invece c’erano, ma chissà dove e come sono stati investiti. Altro tema quello delle alienazioni: a bilancio numerose opere pubbliche erano finanziate con alienazioni per circa 18 milioni di euro. Peccato che in cinque anni questa amministrazione sia riuscita a vendere immobili per meno di due milioni».
Nel dettaglio, durante il mandato Ballarè, sono stati alienati un’unità immobiliare in corso Italia, due in corso Cavour, l’ex essicatoio di Pernate e un immobile ad Ameno. Totale di incassi: 1.780.000 euro.
“E la sosta? Nel 2012 c’erano 5338 posti di sosta libera (61%), oggi 2430 (28% del totale). I posti a rotazione e a pagamento erano 2220 (26% del totale) nel 2012, nel 2015 5400(61% del totale). Rimangono invariati i posti riservati per residenti e disabili, segno che non c’è stato l’annunciato riordino dell’accesso in centro”.
Infine la questione “tasse” che nel bilancio di fine mandato emerge in tutta la sua gravità.
“La tassa sui rifiuti ha avuto in cinque anni un incremento del 27%”, fa notare Andretta, passando da entrate per 14.585.513 nel 2011 a 18.409.290 nel 2015. E se nel 2011 il cittadino pagava 133,91 euro pro capite di Tari, oggi ne paga ben 170,68.
“Sono stati cinque anni caratterizzati da vicende che confermano solo l’inadeguatezza di questa amministrazione: il Caffè del Broletto, la Nord Ovest Parcheggi, parentopoli nelle assunzioni, le aree industrali… Per tutti questi anni, unico modo per aumentare sviluppo e occupazione, secondo Ballarè, è stato quello di sostenere la realizzazione delle aree di Agognate. Non si è parlato di nessun’altra strada e la situazione oggi è davanti agli occhi di tutti noi”.