Consiglio comunale anomalo quello di ieri a Palazzo Cabrino per discutere dei contenuti del Dup, ovvero il Documento Unico di Programmazione che dovrà guidare le azioni dell’amministrazione Canelli dal 2017 al 2019 (il documento completo qui).
Anomalo, dicevamo, perchè non prevedeva alcuna votazione, ma solo l’illustrazione da parte della giunta dei contenuti del testo che dovrà poi essere approvato entro il prossimo 15 novembre, eventualmente emendato dalle proposte dei consiglieri comunali.
Un testo importantissimo, che dovrà delineare le linee guida strategiche dell’amministrazione per gli anni a venire, ma che, alla prova documentale, è risultato essere piuttosto scarno; questo è stato il leit motiv del dibattito in aula, sollevato dal consigliere di Io Novara Daniele Andretta “Ma siete sicuri? Siete sicuri di quello che state facendo? Il documento che ci avete presentato è composto di 44 pagine. Di queste solo quattro parlano di obiettivi strategici, peraltro vaghissimi e senza alcun accenno ai temi “di destra”. Il resto sono dati, statistiche, riferimenti normativi a livello nazionale…”
“Questo documento deriva dalle linee di mandato a suo tempo approvate – ha spiegato il Sindaco Canelli – che a loro volta derivano dal programma elettorale. E’ un documento molto sintetico, ma aperto, perchè noi crediamo che questo debba essere uno strumento di lavoro in divenire. Abbiamo otto indirizzi strategici che sono volutamente generici perchè nel dettaglio ci andremo con la parte operativa. Sono tre le macro aree di riferimento: le manutenzioni, la sicurezza urbana e quella percepita, la crescita economica ed occupazionale, sommata alle politiche abitative. Gli obiettivi strategici sono : lavoro, cultura, trasformazione urbanistica della città, sicurezza, settore sociale (che comprende anche istruzione e sport) e le politiche ambientali e della mobilità. Dentro questo schema di riferimento noi costruiremo le politiche amministrative della città”.
“Novara è una città di provincia di medie dimensioni – ha detto il primo cittadino – che deve lavorare sul miglioramento della qualità della vita. Questo è il nostro obiettivo principale, anche in considerazione del fatto che noi ormai siamo parte della metropoli lombarda che sta vivendo una fase di grande cambiamento. Pensate all’area Expo dove si prevede di ospitare le facoltà universitarie scientifiche milanesi: noi siamo a soli venti minuti di treno da quella zona ed immagino quali ricadute tutto ciò possa avere per la nostra città, Ebbene noi questa situazione dobbiamo governarla, traendone i maggiori benefici possibili”.
Nello specifico dei numeri è poi entrata l’assessore al bilancio Silvana Moscatelli, con un lungo intervento volto a delineare gli obiettivi strategici, dal punto di vista finanziario e contabile, dell’amministrazione. “Lavoreremo su quattro direttrici, la prima delle quali è la valorizzazione del patrimonio del Comune di Novara. Su questo in questi anni è stato fatto poco. Noi ci siamo resi conto che il patrimonio non è gestito in modo corretto,è poco produttivo. Questo non va bene perchè il patrimonio se ben gestito libera molte risorse e questo è un elemento spesso sottovalutato. La seconda direttrice è la lotta al’evasione, la terza è il contenimento dell’indebitamento e la quarta la razionalizzazione della spesa pubblica. Riguardo al tema dell’indebitamento va detto che nel 2015 questo era di 57 milioni; contiamo di portarlo a 50 milioni nel 2016 fino ad arrivare sotto i 38 milioni nel 2019. Mi si obietterà che senza mutui non è possibile finanziare le opere pubbliche… Ma io dico che vi sono altre risorse che possono essere attivate per far questo, in particolare i finanziamenti regionali ed europei, che contiamo di poter far arrivare in città…”
A questa mole di numeri e cifre snocciolati dall’amministrazione durante il consiglio comunale, hanno ribattuto le opposizioni “Quello che voi dite non sta scritto nel Dup – ha ribattuto Andretta – E lo ripeto: ma siete sicuri? Io sono andato a vedermi i documenti prodotti dalle altre città: Trecate ha fatto il doppio di voi, Galliate ha scritto oltre duecento pagine… Prato, Piacenza, Varese hanno elaborato documenti più corposi, ricchi di contenuti… La questione non è solo il numero delle pagine, ma appunto i contenuti che qui sono talmente generici da risultare imbarazzanti. Non credo che quelle quattro paginette tirate via siano una cosa decorosa per questo consiglio comunale. Mi sono divertito a fare un calcolo e cioè immaginando che a questo Dup ci abbiano lavorano sindaco, giunta, segreteria, staff e dirigenti… ogni pagina ha un costo medio di 40 mila euro. Siccome non ho motivo di dubitare delle vostre professionalità, certo posso dire che si poteva fare molto ma molto di più. E’ che qui manca tutto. Un tema che sollevate spesso è quello dell’immigrazione, ma qui leggo che il futuro della città è quello di convivere con questo fenomeno. Convivere? Avevate promesso ricette di destra: ebbene dove sono? Peraltro le polemiche scatenate in questi giorni sui nuovi arrivi sono ridicole: a Novara non arrivano nuovi immigrati semplicemente perchè non c’è più posto!”.
“Ma di quale cambio di passo state parlando? – ha detto l’ex sindaco Pd Andrea Ballarè – le cifre che ha detto Moscatelli sono più o meno quelle del passato. Va bene rifare i marciapiedi, anche se gli interventi sulle manutenzioni sono stati spostati nel 2017. Avete stanziato 900 mila euro che sono gli stessi che avevamo stanziato noi e che serviranno giusto per fare pochi chilometri d’asfalto. Per le scuole un milione e due mentre noi ne avevamo stanziati un milione e novecentomila euro… Ma il resto? Dove sono i progetti strategici? Dov’è la visione di città? Non c’è una riga in materia di lavoro ed occupazione… Ma se ne abbiamo parlato continuamente in campagna elettorale! Avete bocciato Agognate, ma qual’è l’alternativa? Che ne farete delle caserme? E del Pisu non si parla più? Mentre qui si perde tempo il mondo intorno a noi si muove. Milano sta vivendo cambiamenti epocali, persino Vercelli… E noi? Stiamo qui chiusi nelle beghe di cortile”. (Sull’argomento il Pd ha poi emesso un comunicato stampa che trovate qui )
“Non si parla nemmeno del Cim – ha chiosato il consigliere di Forza Italia Michele Contartese – ma molto del futuro di questa città passa dal Cim. Eppure su questo nemmeno una riga, se non un accenno generico. Io non sono mai stato in accordo con la precedente amministrazione e speravo che questa cambiasse passo e strategia. Ma qui non trovo nulla!”
“Io credo che la sintesi sia un dono – ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle Cristina Macarro – ma qui forse si è esagerato. Ed in questo caso mi permetto di dire che la pochezza è sinonimo di mancanza. Forse quattro pagine sono davvero poche anche perchè non trovo scritto da nessuna parte gli obiettivi, i tempi, la possibilità di realizzarli… Ci sono solo proclami, come se fossimo ancora in campagna elettorale. Ma mi sembrava che fosse finita da un pezzo!”.
A difesa dell’operato dell’amministrazione è intervenuto Mauro Franzinelli della Lega “Io credo che questo documento sia scarno per chi non vuole leggerne i contenuti, che ci sono e sono ben evidenti. D’altra parte il Comune di Milano ha fatto un Dup di 800 pagine, ma chi mai sarà in grado di leggerle. Mi metto nei panni di un cittadino qualsiasi che voglia capire di più dell’operato dell’amministrazione… Ebbene: alla mole di carta noi preferiamo un documento snello, ma comprensibile a tutti ed aperto alle sollecitazioni dei cittadini”.
“Non serve fare documenti ridondanti – ha detto Valter Mattiuz di Forza Novara – per poi non essere in grado di metterli in pratica, come è accaduto con la precedente amministrazione. Meglio, molto meglio lavorare sulle cose concrete. E questo credo sia un atto di svolta rispetto al passato; lo trovo esaustivo dei contenuti della campagna elettorale e delle linee programmatiche di governo della città”.
Sullo stesso tenore anche gli altri interventi degli esponenti di maggioranza: da Tredenari (che ha invitato le opposizioni a proporre modifiche, così da rendere “il testo più ricco di contenuti”), a Strozzi, a Marnati…
Insomma un batti e ribatti sui contenuti e sulla lunghezza del Dup che in un paio di occasioni è finito in gazzarra e che poco ha tolto alla sostanza del tema: il Documento Unico di Programmazione sarà emendato, in primis dalla giunta che dovrà arricchirlo con i contenuti rappresentanti in consiglio e poi, eventualmente, dagli altri consiglieri che avranno dieci giorni di tempo per proporre osservazioni.