Buongiorno
Novara

Andretta: “L’urbanistica non è un corso di formazione, è la politica della città! Borreani che dice sul vecchio ospedale?”

Riceviamo e pubblichiamo:

“L’Urbanistica, intesa come progettazione “politica” di un luogo, da Monterone (il più piccolo comune d’Italia) sino a Shangai (la città più popolata del mondo) è il vero banco di prova che misura l’efficienza e l’efficacia degli interventi da parte del governo locale. Insomma senza un vero e proprio progetto “urbanistico” della città… non c’è trippa per gatti: non si fanno insediamenti, non si realizza, non si costruisce, non si creano nuove opportunità di lavoro e, a questo punto, la città non cresce. Già in Consiglio Comunale abbiamo avuto occasione di evidenziare questo aspetto dichiarandoci insoddisfatti di quanto, sino ad oggi, ha prodotto questa giunta e in particolare l’assessore all’Urbanistica.
Vediamo da vicino quanto sino ad oggi l’assessore ha portato in delibera al Consiglio Comunale: il regolamento di igiene (approvato alla seconda prova visto che il primo tentativo era naufragato perché non c’era stato dialogo con enti e associazioni preposte); protocollo sulle caserme (ma più che un documento potremmo definire la situazione un’avventura che non porterà da nessuna parte); la correzione di alcuni errori materiali (cioè niente di che) sul Piano Regolatore; infine, vero fiore all’occhiello il bando per le periferie dove la nostra città è arrivata 108° su 120 partecipanti: diciamo non proprio un successo.
Nel frattempo l’assessore ha speso sei mesi di mandato per comprendere come funzionava l’assessorato e nel tempo rimanente ha partecipato, in quanto assessore, a corsi di formazione o a convegni laddove si spiegava come accedere ai fondi europei, tutto bene, ma non proprio. Compito dell’assessore è orientare, proporre, stimolare, disegnare un progetto di città vivibile dai cittadini… insomma l’assessore dovrebbe essere la musa ispiratrice del lavoro dei suoi dirigenti, funzionari, operatori a diverso titolo. La formazione e l’accesso ai fondi europei sono cose che già sono a conoscenza del dirigente e dei funzionari dell’assessorato che dovrebbero mettere a disposizione il loro sapere tecnico per realizzare l’ispirazione politica. Insomma l’assessore all’urbanistica dovrebbe essere più un filosofo, un conoscitore della città e delle sue criticità (quelle che non fanno vivere bene la città ai suoi abitanti) e non un tecnico, anche se da anni la confusione su questo incarico è stata forte e in molti comuni italiani e si è sempre preferito un tecnico ad un illuminato. D’altronde l’assessore al Bilancio del Comune è una laureata in Lettere e quello all’Istruzione è uno stimatissimo primario di Cardiologia e non è che non sappiano gestire i loro assessorati e il tutto senza frequentare corsi… e allora ci nasce una domanda spontanea: ma il Comune ha deciso infine di investire sulla formazione professionale dell’assessore?
E’ una domanda che poniamo direttamente al sindaco Canelli e volendo possiamo anche fare una battuta: ma quando l’ha messa nella sua “formazione”, una volta presentata da chi ben si sa, il sindaco, ha specificato che si trattava della sua “squadra” di governo della città e non di uno “stage” formativo?
L’architetto Federica Borreani ha indubbiamente tutta la nostra stima quale professionista preparata e con un curricolo di rispetto, ma sicuramente non da “urbanista”. E lo specifichiamo non ci serviva un nuovo Le Corbusier, o urbanisti della portata di Maurizio Carta o Stefano Boeri… ma semplicemente un seguace di Ippodamo di Mileto che avesse voglia, assieme ai colleghi di Giunta, al Consiglio e alla cittadinanza, di ispirare una nuova Novara, la nuova Novara del III millennio al posto ci questa città che ancora è troppo simile a quella dell’800.
Concludendo vogliamo segnalare, all’assessore, il compito più grosso e ambizioso che la città dovrà affrontare (volente o nolente): la progettazione dell’area occupata attualmente dall’Ospedale Maggiore. Parliamo di un’area importante ed estesa tanto quanto l’attuale centro storico che richiederà una progettazione allargata, ma senza la quale (se qualcuno dei tanti “padri” e “madri” della Città della Scienza si fosse dimenticato) non arriverà a Novara neanche un centesimo da parte del Governo… sempre che dopo tanti anni tali fondi esistano ancora e siano ancora vincolati all’esecuzione di quest’opera.
Buon lavoro architetto Borreani”.

Daniele Andretta
(Capogruppo Io Novara – Consiglio Comunale di Novara)