“Oggetto: mancata approvazione nei termini del rendiconto della gestione anno 2014”.
E’ stata inviata ieri, come previsto, a Palazzo Cabrino, la missiva della Prefettura che “diffida il Comune ad approvare il rendiconto entro 20 giorni dalla notifica della presente e, comunque, entro e non oltre il prossimo 25 maggio. Trascorso inutilmente tale termine, senza che stia stato approvato il predetto documento e l’avvenuta approvazione sia stata immediatamente comunicata allo scrivente, (…) lo stesso provvederà alla nomina di un commissario ad acta al fine di addivenire a detta approvazione e alla contemporanea attivazione della procedura dissolutoria di cui al comma 2 articolo 141 del Testo unico delgi enti locali”.
E con questo, la Prefettura dà l’ultimatum al Comune di Novara.
Il bilancio consuntivo, di questo si tratta, dovrà essere approvato entro la mezzanotte del 5 maggio: se ci si fosse attenuti strettamente alle disposizioni di legge la scadenza sarebbe stata il 20 maggio.
Si sollevano i consiglieri di opposizione.
“Nonostante il termine di grazia ricevuta dal Prefetto che ha allungato di cinque giorni la scadenza per l’approvazione del consuntivo – spiegano i consiglieri di minoranza Daniele Andretta, Dino Giuliano e Riccardo Monteggia – non è ancora scampato il pericolo di commissariamento del Comune di Novara“.
“E’ sotto gli occhi di tutti – continua Andretta – lo scandalo della pronuncia della Corte dei conti nascosta al consiglio comunale oltre allo sbando completo nel conto consuntivo non approvato nei termini di legge: tutto questo ci fa comprendere come le finanze comunali, ma soprattutto la gestione del bilancio da parte della giunta Ballaré, stiano naufragando pericolosamente verso un rischio di commissariamento che mai, rispetto agli anni passati, si era reso così concreto. Che siano le osservazioni della Corte dei conti, i termini di approvazione fuori esercizio, ma anche e soprattutto un’allegra gestione delle regole e delle disposizioni di legge, vediamo avvicinarsi sempre più il baratro del commissariamento“.
Da quattro anni, l’amministrazione Ballaré, e, lo sottolineiamo, non il Sindaco solo, ma soprattutto alcuni componenti della Giunta e in particolare della maggioranza, rimandano le colpe di tale gestione alla passata amminsitrazione:
“Nessuno a questo punto può dire che le questioni sollevate di sopra riguardino ancora le scelte della passata amministrazione: – rimarca Andretta – qui si parla di termini non rispettati, debiti fuori bilancio, uso dell’anticipazione di cassa ormai cronica, assoluta incapacità di incassare significativamente i tributi che vengono applicati alla comunità novarese. E non dimentichiamo poi le altre note criticità come la Nord Ovest Parcheggi srl per la gestione della sosta e la Fondazione Coccia. Qui il rischio concreto è che il bilancio comunale possa capitolare anche su questi ulteriori fronti. Fronti sui quali la passata amministrazione certamente nulla può“.
Del resto, concretamente, dopo quattro anni giusti giusti di governo della città di Novara, la scusa non regge più e suscita, al vero, una serie di perplessità non solo tra gli addetti ai lavori, ma soprattutto tra i cittadini.