Buongiorno
Novara

Antonio Nacca punta di diamante dell’Amatori Novara, fra le prime società Master d’Italia

L’Amatori Master Novara torna dai Campionati Italiani Indoor di Ancona con 7 ori, 4 argenti e 2 bronzi e con la stella del 95enne Antonio Nacca che ha frantumato il record del Mondo nei 3000, 1500 ed 800 mt.

Il presidente della Fidal Marche Scorzoso consegna la targa del 6° posto a Delmastro Presidente dell’Amatori Master Novara

Con il suo tris di primati Antonio Nacca, ha certamente trascinato l’Amatori Master Novara a confermare il 6° posto assoluto nella classifica a squadre, uscita dai Campionati Italiani Master Indoor svoltisi questo week-end ad Ancona. Ma il mezzo fondista campano classe 1923, oramai novarese di adozione (nella città della Cupola dal 1949) è un po’ come il centravanti di una squadra che può arrivare a fare goal solo attraverso il collettivo. Una squadra che ad esempio può vantare la staffetta con la media più alta del panorama nazionale (85 anni); dove ci sono atleti come il galliatese Luigi Carnevale, che rinuncia ai propri obiettivi personali, proprio per sostenere Nacca nei suoi tentativi di record del mondo poi andati tutti a buon fine.

Nacca, Carnevale e Battocchio al termine della staffetta

Il bilancio finale è davvero significativo, a cominciare ovviamente dai tre titoli italiani nella categoria M95 di Antonio Nacca, che mirava al più ambizioso traguardo di battere pure i rispettivi record del mondo sulle distanze dei 3000, 1500 e 800 metri, tutti già ribassati lo scorso marzo dall’americano Roy Englert ed ora letteralmente stracciati dal “giovanotto” dell’Amatori Master Novara. Ben due anche gli ori dell’istrionico Ernesto Minopoli (classe 1933) che nella classe M85 ha vinto nei 60 mt ad ostacoli e nel Pentathlon.

Oro anche per Alberto Pio (classe 1952) che nella classe M65 ha condotto e vinto la Marcia 3000 mt. Ci sono poi le due medaglie d’argento conquistate da Andrea Corvetti, che nella categoria M85 ha gareggiato nei 1500 e negli 800 mt. Secondo gradino del podio anche per Gilberto Broglia (classe 1954) ed Angelo Battocchio (classe 1937), rispettivamente secondo nel salto in alto (categoria M65) e 400 mt (categoria M80).

Battocchio che ha saputo conquistare anche la medaglia di bronzo nei 60 mt M80, così come ha saputo fare Luigi Carnevale nei 1500 metri categoria M80, giusto e meritatissimo premio al suo spirito di squadra, visto che il terzo gradino del podio è arrivato da una prestazione unicamente vocata a sostenere il compagno Nacca nel tentativo di record, con un ritmo di gara decisamente sotto le medie personali, che gli avrebbero probabilmente consentito di vincere l’oro. Da segnalare pure il 5° posto di Fabio Aina (classe 1966) nella Marcia 3000 metri.

Luigi Carnevale fedele “gregario” nei tre record di Antonio Nacca

Come in tutte le squadre che funzionano bene, anche l’Amatori Master Novara ha il suo“capitano” che malgrado l’evidente soddisfazione per i 7 ori, 4 argenti e 2 bronzi, sprona tutti a fare ancora meglio: “con i punti che ci avrebbero dato gli assenti, avremmo potuto forse arrivare al podio” ha infatti detto ai suoi, il presidente Carlo Delmastro, anche per tenere un po’ tutti sulla corda, evitando che ci si adagi sugli allori; anche e soprattutto guardando avanti con fiducia. Il 7° sigillo, cioè l’oro nella staffetta 400×1 giro, conquistato da Corvetti, Battocchio, Carnevale e lo stesso Nacca, è il meritato premio andato a tutto il gruppo dell’Amatori Master Novara ed il simbolo stesso di questa unità d’intenti.

Antonio Nacca insomma, è la punta di diamante pronto a bruciare i record sul traguardo facendo vincere tutta la squadra, ma che senza un fedele gregario come Luigi Carnevale (nella normalità dei casi ruolo svolto dallo stesso Carlo Delmastro), che si mette sui pedali nelle salite più dure e che prepara la scia per lo scatto finale, anche il più celebrato fuoriclasse, non potrebbe fare ciò che è riuscito a fare Nacca . Poi c’è chi non ha preso medaglie, non appare nelle foto e disdegna i riflettori, come Antonella Nacca. La quale non è solo l’amorevole figlia di un campione, che da 95enne ha pure esigenze da assecondare e qualche spigolatura da limare, ma la fedele e puntuale madrina del gruppo, che con la sua preziosa disponibilità si è messa completamente ed umilmente a disposizione di tutti, per la perfetta riuscita della tre giorni marchigiana, e gli straordinari risultati conseguiti sono certamente anche un po’ suoi.

Antonio Nacca insomma, è la punta di diamante pronto a bruciare i record sul traguardo facendo vincere tutta la squadra, ma che senza un fedele gregario come Luigi Carnevale (nella normalità dei casi ruolo svolto dallo stesso Carlo Delmastro), che si mette sui pedali nelle salite più dure e che prepara la scia per lo scatto finale, anche il più celebrato fuoriclasse, non potrebbe fare ciò che è riuscito a fare Nacca . Poi c’è chi non ha preso medaglie, non appare nelle foto e disdegna i riflettori, come Antonella Nacca. La quale non è solo l’amorevole figlia di un campione, che da 95enne ha pure esigenze da assecondare e qualche spigolatura da limare, ma la fedele e puntuale madrina del gruppo, che con la sua preziosa disponibilità si è messa completamente ed umilmente a disposizione di tutti, per la perfetta riuscita della tre giorni marchigiana, e gli straordinari risultati conseguiti sono certamente anche un po’ suoi.

Antonella Nacca “angelo custode” di papà Antonio e madrina della spedizione novarese