Il fantasma di Vicolo Canonica
Novara è una città curiosa e particolare: una città di ciclisti in un territorio in cui l’uso della bicicletta non è così diffuso, una città ricca di monumenti d’arte poco conosciuti dai Novaresi stessi ma molto amati all’estero, una città resa ancora più interessante dalle numerose storie fantasiose di fantasmi… ad esempio la storia del fantasma di Celestina, una donna uccisa dall’amante geloso ed iroso, che imperversava nel Vicolo della Canonica portando la sventura a chiunque lo incontrasse e che fu “bloccato” con la costruzione della bellissima madonnina in terracotta che i passanti possono vedere sul muro che stringe il termine del vicolo verso piazza del Rosario. Perché questo fantasma si aggirava per il vicolo? Il suo assassino, il fabbro, soprannominato “Mazzagat”, che nella prima metà del 1800 viveva e lavorava proprio nella casa al cui ingresso fu apposta la madonnina, fu arrestato e condannato all’ergastolo. Eppure la triste e nefanda morte non la lasciava vivere in pace… di quello aveva bisogno! Di pace! E forse di solidarietà: aveva bisogno che l’efferato omicidio fosse riconosciuto e che la città tutta sapesse e pregasse per la sua anima innocente. E così grazie al buon cuore di un novarese, che fece apporre un’immagine di terracotta della Madonna all’entrata del cortile ‘maledetto’, Celestina trovò pace. Mi domando quante statue dovremmo oggi mettere sui muri dei palazzi dove si sono verificati casi di femminicidio… quante sarebbero? Purtroppo troppe, sempre troppe…