Se gli obiettivi del nuovo Piano dei Parcheggi di Novara erano quelli di ripulire l’aria e di sostenere il commercio nel centro commerciale naturale, secondo il Comitato “No Musa”, allora “proprio non ci siamo. Quel miracolo ecologico tanto annunciato non è avvenuto”.
L’analisi effettuata dal Comitato, coordinato da Ivan De Grandis, rivela “un sostanziale mutamento di inquinanti, con aumento di valori prima ridotti, quali l’ozono, ad esempio. Rispetto al 2014 il nuovo piano traffico mostra solo una variazione nella componentistica degli inquinanti, ben lontana dall’essere una valida soluzione da un punto di vista ecologico”.
Ecco le tabelle fornite dal Comitato per il 2014:
E per il 2015:
Secondo il Comitato, dunque, “il piano Musa non ha alcun valore circa la qualità dell’aria”.
In realtà, nella città di Novara incidono molto sulla qualità dell’aria fattori legati anche alla presenza delle industrie e al riscaldamento. Certo è che, da un punto di vista ecologico, “Musa non ha finora prodotto i risultati sperati. Alcuni valori sono diminuiti , probabilmente più per cause che esulano dal piano traffico, ma ne sono senza dubbio aumentati altri. I mesi in cui il Piano emetteva i suoi primi vagiti ha corrisposto con puntate di diversi inquinanti, quali le PM10, l’NO2 e, per giunta, fa la sua comparsa anche l’ozono. Nei mesi seguenti la situazione non migliora affatto; l’NO2 rimane a livelli più alti del precedente anno. Per contro inizia la sua ascesa l’ozono. Tutto ciò nonostante il centro cittadino presenti una vera e propria desertificazione per il notevole calo della frequentazione da parte dei cittadini”. Ma allora, se diminuiscono le macchine in centro, come è possibile che aumentino gli inquinanti? La risposta è negli equilibri tra i diversi componenti dell’aria, inquinanti in particolare. Infatti la maggiore presenza di NO2 nei primi mesi dell’anno ha facilitato, nei mesi più caldi, una maggior quantità di ozono”.
E sul secondo obiettivo, la rivitalizzazione del commercio nel centro storico, “Musa ha creato solo molto malcontento tra i commercianti del centro cittadino in quanto le presenze sono calate e con esse anche gli incassi. E’ assurdo pensare che aumentando il numero dei parcheggi a pagamento, i cittadini, in un’epoca di crisi come la nostra , avrebbero accettato di buon grado l’ennesimo balzello. Musa serve solo a far cassa, questo sì”.