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Novara

Armati di machete difendevano la piazza di spaccio: tre arresti

Armati di un grosso machete e di una spada in ferro, lunga quasi un metro, difendevano la loro piazza di spaccio, nei boschi ai margini di Suno.

I carabinieri, in realtà li sorvegliavano da tempo e il blitz è scattato lo scorso fine settimana, portando all’arresto di tre ventenni marocchini, tutti senza fissa dimora.

I tre hanno cercato di fuggire nella boscaglia, ma i carabinieri li hanno braccati e hanno sequestrato le armi da difesa in loro possesso: un machete con lama da 43 centimetri e una spada in ferro lunga 90 centimetri, oltre a denaro e materiale per il confezionamento delle dosi.

L’indagine dei carabinieri di Momo era partita a febbraio, portando alla luce un vasto giro di spaccio di cocaina, eroina e hashish. La clientela che si rivolgeva ai pusher nei boschi ai margini di Suno proveniva dai comuni del Novarese e del Borgomanerese. Proprio ai clienti, nel corso dell’inchiesta, sono stati sequestrati vari tipi di droghe appena acquistate; non solo, il bilancio finale parla di 12 patenti ritirate e di 5 persone segnalate alla Prefettura come assuntori di stupefacenti.

Un machete e una spada tra le armi di difesa trovate

I tre ventenni marocchini sono stati condotti in carcere: il Gip ha convalidato gli arresti, disponendo il divieto di dimora nelle province di Novara e Verbania.

Analoga operazione era stata portata a termine dai carabinieri di Momo fra l’aprile e il novembre scorso, quando erano stati tratti in arresto complessivamente cinque soggetti di origine marocchina per attività di spaccio, nella frazione Costa Bella di Suno.

Elena Ferrara