Arrestato l’accoltellatore di via Gnifetti, si nascondeva a Milano nell’appartamento di una donna
Il 1° agosto scorso in un appartamento di via Gnifetti, una lite fra giovani di origine marocchina, aveva portato al grave ferimento di uno di essi, con l’accoltellatore che era riuscito a far perdere le proprie tracce. Le indagini successive hanno condotto la Polizia alla periferia di Milano.
Nelle prime ore del mattino del 6 ottobre, è finita la fuga di J.B. 32enne di origini marocchine, che il 1° agosto scorso, aveva ferito gravemente alla gola un suo connazionale con un coltello a serramanico, causandogli una una vistosa cicatrice sulla parte anteriore del collo.
Fatto avvenuto a seguito ad una violenta lite per futili motivi, tra giovani originari del Marocco, all’interno di un appartamento di Novara in via Gnifetti.
Ad allertare la Polizia di Stato era stato un vicino di casa allarmato delle grida che provenivano dall’appartamento; all’arrivo sul posto gli agenti hanno trovato sulle scale condominiali l’aggredito che presentava una profonda lacerazione da arma da taglio sul collo con copiosa fuoriuscita di sangue.
La vittima, che stava iniziando a palesare sintomi di svenimento e confusione dovute alla copiosa perdita di sangue dalla ferita, prima di essere soccorso da personale del 118 ed essere trasportato d’urgenza presso il locale pronto soccorso, aveva riferito di essere stato accoltellato nella sua abitazione, da un suo connazionale che, fuggito a bordo di un’autovettura scura, conosceva solo per nome.
L’attività della Squadra Mobile di Novara ha permesso di identificare compiutamente l’uomo, raccogliendo consistenti elementi a suo carico, al fine di comprovare le sue responsabilità nel gesto.
Il quadro accusatorio, vista la gravità delle condotte poste in essere, in considerazione della pericolosità sociale mostrata e della facile previsione di una reiterazione del delitto, è stato pienamente condiviso dall’Autorità Giudiziaria, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’autore del reato, il quale nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce in città.
Le successive operazioni info-investigative hanno permesso di scoprire che J.B., per sottrarsi alla Giustizia, aveva trovato rifugio da una donna, con la quale aveva una relazione sentimentale, in un appartamento della periferia di Milano.
Il servizio di appostamento ha consentito inizialmente di riconoscere la donna in questione ed il suo successivo pedinamento ha permesso di individuare l’alloggio ove il catturando si nascondeva.
J.B. è stato quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale San Vittore di Milano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fonte Questura Novara