Arrestato l’uomo della molotov di corso Trieste, da mesi stalkerava la titolare del bar
Dalle indagini della Squadra Mobile di Novara è emerso che l’autore dell’incendio che ha danneggiato la vetrina di un bar in corso Trieste 34, è un novarese di 46anni residente a Sant’Agabio.

La vetrina del bar danneggiato in corso Trieste
La Polizia di Stato di Novara ha tratto in arresto un novarese di 46 anni, accusato di aver lanciato una bottiglia molotov, incendiando la serranda di un bar di corso Trieste. L’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Novara, ha raccolto numerosi elementi a carico dell’uomo, residente con i genitori nel quartiere di Sant’Agabio, che comprovavano il suo coinvolgimento nella fabbricazione del congegno esplosivo, la cui deflagrazione era stata innescata da una sigaretta rinvenuta dalla Polizia Scientifica durante il primo sopralluogo sul posto.
Dall’esame delle immagini di una telecamera posta nelle immediate adiacenze del locale incendiato sono stati anche estrapolati alcuni frame, che immortalano l’azione. Dalla comparazione di quei fotogrammi, con quelle del sospettato, hanno permesso di collocare sul luogo del crimine il soggetto indagato, che risultava essere anche un fumatore delle stesse sigarette utilizzate come innesco, per fare esplodere la bottiglia incendiaria.
Nel prosieguo delle indagini è anche emerso che dal mese di luglio del 2020, l’indagato, ha minacciato e molestato la titolare del predetto bar sito in corso Trieste 34, con reiterati comportamenti vessatori, aggressioni fisiche e verbali; tanto da costringere la donna a modificare le proprie abitudini. Per non restare da sola infatti, e quindi per non sentirsi in pericolo, era stata costretta a farsi accompagnare al momento delle aperture e chiusure del locale.
Nella giornata di lunedì 25 ottobre u.s., al termine delle attività investigative condotte dalla Squadra Mobile, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, ritenendo valido il quadro indiziario e stante il concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti dell’uomo, in ordine ai reati di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori e detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno incendiario considerata a tutti gli effetti arma da guerra.
Il 46enne è stato quindi arrestato ed associato presso la Casa Circondariale di Novara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.