Arte virtuale sul Tgv Parigi-Milano, un novarese nel progetto. Il videomaker Alessandro Alliaudi ha realizzato una delle opere di «In viaggio con Leonardo», esperienza di «realtà aumentata» dei disegni di Leonardo Da Vinci con le app di cellulari e tablet
Opere di Leonardo Da Vinci, in occasione dei 500 anni dalla morte, riprodotte nei vagone ristorante, su elementi arredo quali il bancone del bar e i tavolini, dei Tgv Parigi-Milano. Anche grazie al «genio» del novarese Alessandro Alliaudi, videomaker e creativo digitale con in passato ha lavorato con Maccio Capatonda, attore, regista, comico.
Il progetto si chiama «In viaggio con Leonardo» ed è una sorta di esperienza di realtà aumentata, fruibile dai viaggiatori grazie a quattro installazioni ideate da Bepart, organizzazione no profit nata nel 2013 e che riempie gli spazi di arte, design, video, suoni e parole appunto attraverso la realtà aumentata. In pratica, per vivere l’esperienza, è sufficiente scaricare l’app Bepart, inquadrare le immagini con la fotocamera del cellulare o del tablet, e lasciarsi stupire: i disegni prendono vita e una voce accompagna l’utente alla scoperta del genio fiorentino. Un’opportunità che i viaggiatori potranno cogliere per tutto il 2019.
La realizzazione delle animazioni in realtà aumentata per il progetto ha visto il coinvolgimento dei digital artist di Bepart, che hanno lavorato sulle suggestioni, le emozioni che le opere selezionate sanno provocare. Le animazioni digitali raccontano aspetti poco conosciuti dell’artista fiorentino, come il suo misterioso sistema di scrittura e la simbologia presenti nelle sue opere. Fra loro, appunto, c’è il novarese Alessandro Alliaudi ha lavorato all’opera «Intrecci e legami», andando ad animare le illustrazioni dell’artista digitale Mimmo Mendicino: nel video viene sottolineata la struttura del pergolato della Sala delle Asse che si trova al Castello Sforzesco di Milano, costituita da complessi intrichi vegetali. L’opera digitale, riprodotta sui tavolini del vagone ristorante, evidenzia i rimandi simbolici dell’opera nascosti nell’iperdecorativismo. Per saperne di più: [email protected].