Asl Piemonte, l’allarme dell’assessore: “I conti vanno molto male”. “I bilanci di previsione 2019 prevedono perdite di esercizio per oltre 454 milioni di euro”
“I conti vanno molto male e occorre intervenire subito. Quello che mi aspetto da voi è che vi sia una potente sterzata nei conti, con una riduzione delle spese. Questo Governo non assisterà passivamente alla generazione di un disavanzo in grado di minare la sostenibilità del Servizio Sanitario Regionale, finendo col privare i piemontesi della possibilità di effettuare le proprie scelte in tema di sanità pubblica”. Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi nell’incontro con i direttori delle Asl del Piemonte, nel corso del quale ha ribadito le preoccupazioni per l’andamento economico del sistema sanitario regionale, rilanciando gli obiettivi di risanamento dei bilanci: “La Costituzione Italiana, a cui tutti siamo soggetti – ha detto Icardi – prevede il pareggio di bilancio. Il disavanzo va evitato attraverso la programmazione e l’attento monitoraggio dei costi, mediante un atteggiamento proattivo nella gestione delle risorse. Le Aziende sanitarie regionali facciano lavorare i propri controlli di gestione, che proseguano o che vengano promossi eventuali confronti fra i territori e che le attuali differenze di spesa, a parità di servizio, vengano presto ridotte”. “Mi aspetto – ha concluso Icardi – uno sforzo maggiore da parte di quei territori che, compreso il finanziamento degli ospedali, hanno una quota capitaria più alta”. Nel 2018 ha ricordato l’assessore regionale i bilanci delle Asr hanno riportato una perdita complessiva di 161 milioni di euro e, per fare fronte a tali perdite, la Regione ha dovuto utilizzare anche le risorse di gestione sanitaria accentrata accantonate negli esercizi precedenti: “Questa situazione di risorse correnti non sufficienti a coprire la spesa corrente – ha aggiunto Icardi – non può e non deve essere il modus operandi del sistema sanitario regionale. I bilanci di previsione 2019 redatti a inizio giugno 2019, prevedono perdite di esercizio per oltre 454 milioni di euro”.